Triestina, Andreucci: “Il primo posto? Dobbiamo crederci noi ed anche i tifosi!”
lunedì 2 Gennaio 2017 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Tanta fiducia nel girone di ritorno perché questa Triestina, composta tutta da giocatori nuovi, ora si conosce meglio e può solo migliorare e raccogliere i frutti di quanto seminato finora: è questo il messaggio lanciato dal mister alabardato Antonio Andreucci per il 2017 appena iniziato. Andreucci, lei ha sempre insistito sul fatto che una squadra nuova come la Triestina ha bisogno di un percorso di crescita: a che punto siamo di questo percorso? “Al punto che ora bisogna concretizzare il buon lavoro fatto finora. È normale che con tanti nuovi serviva un periodo di assemblaggio iniziale, che per noi comunque è stato sufficientemente veloce, ma ora il gruppo è consolidato: il lavoro fatto finora presuppone un’ulteriore crescita, per cui d’ora in avanti lo spirito è di chi vuole concretizzare e valorizzare questo lavoro”. Una crescita necessaria se si vuole ambire al primo posto. “Visto che c’è chi ha fatto meglio di noi, l’obiettivo è di migliorarsi ancora, conservando però lo stesso spirito. Perché la maggiore conoscenza non significa maggiore facilità, ogni gara va sudata e al ritorno sarà un altro campionato per tutti”.
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Si aspetta qualcosa dal mercato? “Bisogna partire dal presupposto che questi ragazzi hanno fatto 37 punti nel girone di andata: questo ci ha soddisfatto ma anche fatto pensare che se crescono ancora, potranno farne di più. La nostra scommessa è questa, poi se la società vuole aggiungere qualcosa può starci, ma solo se può essere di aiuto per il gruppo e se ne vale veramente la pena. Ma siamo soddisfatti dei giovani che sono cresciuti e dell’impegno dei più esperti. E come detto dalla conoscenza migliore ci aspettiamo un ulteriore miglioramento”. Tirando le somme, ci credete ancora al primo posto? “Dobbiamo crederci noi e devono crederci anche i tifosi, che per noi sono determinanti in casa e fuori. Il bello di quest’anno è che si è ricreata una sinergia tra squadra, tifosi e società sulla quale costruire ancora, senza accontentarci e dando tutti il massimo impegno . È una bella sfida per tutti. Per questo auguro un 2017 ricco di soddisfazioni alla società, ai giocatori, ma anche ai tifosi e a tutte quelle persone che non possono venire allo stadio ma che dimostrano comunque di esserci e ci sostengono anche fuori dal campo”.
(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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