Triestina, Milanese a 360 gradi: “La squadra, la classifica, il pubblico: sono soddisfatto!”
mercoledì 28 Dicembre 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Secondo posto in classifica, 37 punti, un pubblico ritrovato, oltre cento ragazzini nelle giovanili. Tutti risultati ottenuti in poco più di sei mesi di lavoro. Obiettivi raggiunti e inimmaginabili solo a primavera di quest’anno. Ma c’è un piccolo-grande neo. La prima piazza, quella che conduce diretti alla LegaPro, è occupata dal Mestre tritatutto. Eppure Mauro Milanese con il sostegno di Mario Biasin è riuscito in poco tempo prima a salvare e poi a rimettere in assetto calcistico ed economico la Triestina bistrattata negli ultimi anni. Milanese, quanto pesa il fatto di essere secondi in classifica? «Non molto anche se ovviamente vorremmo essere lì come lo siamo stati per quasi due mesi. Però 37 punti sono tanti. Saremmo primi in quasi tutti i gironi della serie D. Sono soddisfatto di quello che ha fatto la squadra. Quest’estate avrei messo la firma su questo bottino nel girone d’andata. E poi soprattutto abbiamo sempre giocato meglio o al massimo alla pari con gli avversari».
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Il Mestre invece vince quasi sempre. «Ecco loro hanno fatto punti anche in partite difficili. Questo è un loro merito ma non mi sembrano superiori a noi. Non dobbiamo mollare per stare a ridosso della squadra di Zironelli. L’idea è quella di arrivare alla sfida decisiva per tentare un sorpasso o l’aggancio. Quel giovedì prepasquale ci sarà anche Mario Biasin. Sarebbe bello fargli un regalo» Ma sul mercato si potrebbe cercare qualche rinforzo. «Noi puntiamo sul gruppo e l’inserimento di qualche giocatore esperto potrebbe alterarne gli equilibri. Non solo ma, per esempio l’arrivo di un trequartista, imporrebbe un cambio di modulo (il 4-3-1-2 ndr) e il sacrificio di una o due delle nostre punte. Inoltre in serie D non ho visto giocatori in grado di farci fare un salto di qualità» Ma c’è anche la LegaPro. Si potrebbe pescare da lì a gennaio? «Faremo delle valutazioni con lo staff ma in questo momento non vedo la necessità di innesti. E poi ricordiamo che Zoom dovrebbe essere a disposizione a metà gennaio».
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Quanto conta il supporto del pubblico? «Ringrazio tutti quelli che ci sostengono. Noi abbiamo sempre un’arma in più: il loro tifo sia in trasferta che ovviamente al Rocco dove il pubblico è già da professionisti. Ringraziamo i tifosi che credono in noi dopo anni di delusioni». Ma ci si aspettava di avere più gente allo stadio? «Come abbonamenti abbiamo superato le nostre aspettative. Pensavo a qualche centinaia di paganti in più in ogni singola partita ma si sa che i disastri degli ultimi anni hanno cancellato un’intera generazione di potenziali tifosi. Bisogna lavorare con pazienza». Cosa fare per riconquistarli? «Come stiamo già facendo dobbiamo promuovere l’immagine dell’Unione con una storia gloriosa e con un presente gestito con serietà. I frutti arriverano “pian pianin” come dice Mario Biasin. Ma il nostro primo obiettivo è quello di promuovere l’alabarda e far integrare la società con il territorio».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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