Triestina-Mestre, Serena: “Saremmo degli illusi a pensare di aver già vinto tutto!”
martedì 6 Dicembre 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Primi in classifica, detentori di un record assoluto nazionale con ben 10 risultati (ossia 10 vittorie) di fila, una sola sconfitta, nessun pareggio. Dalla Serie A alla D nessuno ha fatto meglio del Mestre che domenica si è tolta anche la soddisfazione di sbancare uno storico stadio come il Nereo Rocco di Trieste. Ora i punti di distacco dalla Triestina sono 9 e dal Campodarsego (secondo) 7. Per il presidente Stefano Serena una gran bella soddisfazione. «Di certo sono molto contento ma non voliamo alto. Per ora siamo primi, ma solo per ora. Mancano ancora una ventina di partite e quindi 60 punti; saremmo degli illusi a pensare di aver già vinto tutto. Dobbiamo ancora dimostrare quanto valiamo e sono anche convinto che la squadra abbia ulteriori margini di crescita». Ormai siete anche sotto i riflettori dei quotidiani sportivi più importanti che parlano del miracolo Mestre. «Fa piacere che giornali di tale caratura si accorgano del nostro momento. Quando uno dei nostri segna non fa gol solo per la squadra, lo fa per l’intera città; non solo i tifosi ma tutti gli abitanti. Perché questa è la realtà. Mestre è una città che merita palcoscenici importanti». Di chi è il merito? «Di tutti, nessuno escluso. Un grande allenatore, uno staff d’eccellenza, i migliori preparatori e 24 titolari umili, ma affamati di vittorie. Abbiamo riavvicinato anche tifosi che non venivano da anni. L’empatia che si è creata tra squadra e tifosi e cittadini ha creato una crescita enorme di spettatori. Se l’anno scorso si viaggiava sui 400 presenti, quest’anno superiamo ogni volta i 1.300. Logico che vincere aiuta tutto il movimento». Poniamo il caso si arrivi alla Lega Pro, come affronterà la questione stadio? Penzo, San Donà, Portogruaro? «Nessuna delle tre idee. Io miro al Baracca. Ne avrò la certezza solo quando sarà il momento ma i lavori fatti e in svolgimento sono ideati anche in funzione di un secondo intervento di ampliamento per portare lo stadio a 3.660 posti con tutto a norma per la Lega Pro. Non voglio promesse e non parlo di accordi. Un passo per volta, ma la possibilità, nel caso non scontato di promozione, esiste ed è concreta. Ora pensiamo a ritornarci per finire il campionato di Serie D. Speravo di tornarci entro breve tempo, ma ho paura che i tempi si allungheranno a dopo la sosta invernale».
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(Fonte: La Nuova Venezia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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