Triestina-Mestre, il Centro Coordinamento Tifosi alabardato: “Dimostriamo il nostro attaccamento!”
giovedì 1 Dicembre 2016 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Fino a qualche settimana fa, i tifosi alabardati sognavano che il match con il Mestre potesse valere direttamente la vetta della classifica. Gli ultimi risultati hanno cambiato un po’ le cose, ma in realtà questo amplifica ulteriormente l’importanza dello scontro diretto di domenica, visto che per la Triestina significa una quasi vitale possibilità di riavvicinamento. Per questo il seguito dei tifosi sarà comunque fondamentale. Ma questioni di classifica a parte, un grande pubblico lo meritano anche la squadra che sta facendo un super campionato e la società che è arrivata in pochi mesi a costruire qualcosa di importante dalle ceneri. È il concetto ribadito anche da Sergio Marassi, presidente del Centro di coordinamento, che fa un appello per una massiccia presenza allo stadio contro il Mestre. «Proprio domenica è necessario che la città dimostri l’attaccamento verso i colori rossoalabardati – afferma Marassi – pensando anche allo sforzo economico fatto da Mario Biasin e al grande lavoro organizzativo svolto da Mauro Milanese in questi mesi, facendo diventare la Triestina una vera società professionistica partendo dal nulla. Qualche mese nemmeno quasi esistevamo, e creando dal niente loro hanno ridato lustro e immagine alla Triestina. Hanno costruito un settore giovanile, una squadra femminile, c’è una prima squadra che in qualsiasi altro girone della D sarebbe prima. Insomma una squadra e una società che domenica meritano un grande pubblico». Anche perché, sottolinea Marassi, la supersfida con il Mestre ha una grande importanza e il distacco di 6 punti non deve far pensare che la questione sia già chiusa: «Il campionato è ancora lungo – dice il presidente del Centro di coordinamento – non è nemmeno finito il girone di andata e la situazione si può benissimo ribaltare. Proprio noi dobbiamo aiutare e sostenere i giocatori per portarli alla vittoria e riaprire il campionato. Questo è il momento di rispondere in massa: dopo tanti anni di lotte per non retrocedere, abbiamo finalmente uno scontro diretto al vertice, il minimo è che la gente venga numerosa per sostenere l’Unione. Lo meritano anche i ragazzi per l’impegno che ci mettono in ogni partita».
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(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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