Chievo, l’esperienza al centro della difesa: quando i quattro “senatori” sono intercambiabili…
giovedì 10 Novembre 2016 - Ore 11:20 - Autore: Gabriele Fusar Poli
La zona centrale della difesa è forse la zona più vitale del Chievo. Vitale nel senso che tutto scorre, tutto cambia, non esiste routine. Può allora l’abitudine al turnover rendere quasi indolore l’assenza di un interprete? Contro il Cagliari, alla ripresa del campionato, sarà assente il ministro Dario Dainelli, il più impiegato di tutti, e questo è un fatto. L’altro fatto è che il Chievo cambia spesso la coppia di mezzo, davanti a Stefano Sorrentino, e senza che il sistema riscontri particolari problemi (in generale 14 gol subiti in 12 gare, nona retroguardia del torneo). Facciamo la tara? Rolly Maran – ch’è stato difensore centrale dal 1983 al 1997 – ha già sperimentato quattro opzioni, peraltro tutte d’origine controllata e risalente alla scorsa stagione. Dainelli-Cesar, il tandem s’è visto quattro volte: Inter, Fiorentina, Udinese, Napoli, 6 punti tirati su. Dainelli-Gamberini: Lazio, Milan, Empoli, 2 punti. Dainelli-Spolli: Pescara, Bologna, Juventus, 4 punti. Spolli-Gamberini: Sassuolo e Crotone, 3 punti.
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L’alternanza a protezione della Diga, dunque, è una qualità camaleontica del Chievo di Maran. Ed è basata anche (soprattutto?) sull’esperienza dei quattro piloni: Dainelli ha 37 anni, Gamberini 35, Cesar 34, Spolli 33. Come detto, quando busserà alla porta il Cagliari di Borriello e Melchiorri, sabato 19 novembre, Maran avrà a disposizione una carta in meno: squalificato Dainelli dopo il giallo contro la Juve, era la quinta sanzione dunque turno di stop. La soluzione, visto anche che Cesar tornerà a Veronello a metà della settimana prossima col doppio impegno della sua Slovenia sulle gambe, sarà molto probabilmente il duo Gamberini-Spolli. Ma tutto si può dire tranne che sarà una soluzione dell’ultima ora.
(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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