Chievo, Nember premiato dai colleghi: “Ma la vera chicca resta Campedelli…”
mercoledì 5 Ottobre 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Sta facendo collezione di premi. La bacheca di Luca Nember ormai è più ricca di tanti calciatori. Specie dopo lunedì sera, due giorni dopo la trasferta del Chievo a Pescara, quando ha percorso di nuovo mezza Italia per ritirare la targa destinata al miglior direttore sportivo dell’ultimo campionato di Serie A agli «Italian Sport Awards, la Notte dei Campioni» che a Pontecorvo, in provincia di Frosinone, ha riunito i più bravi della passata stagione anche di Serie B e Lega Pro. Il decimo posto ed il miglior rapporto fra punti totalizzati e il valore della rosa erano già requisiti sufficienti per tornare a Veronello con un premio assegnato a Nember dai voti di una giuria tecnica formata da dirigenti e allenatori di tutte le società di Serie A che ha reso il riconoscimento prestigioso ma anche indicativo di quel che pensa il calcio italiano del lavoro di Nember e di tutto il Chievo. Con lui anche giocatori, tecnici, altri direttori sportivi e presidenti. Tutti ad applaudire il braccio destro di Luca Campedelli al momento della consegna nella suggestiva cornice di Pontecorvo, paese in cui è nato Giuliano Giannichedda passato lungo la sua carriera anche da Juventus e Lazio. Tanti applausi per Nember, perfettamente in equilibrio anche dopo la grande vittoria di Pescara. Senza lasciarsi suggestionare da superlativi in serie che l’hanno circondato e dall’aria frizzante che il Chievo sta respirando dall’alto dei suoi 13 punti che certo rendono il traguardo minimo ancora più vicino. «Vogliamo ripetere quel che è stato nelle ultime stagioni, centrando così la salvezza già a marzo», l’obiettivo fissato da Nember, che in tasca ha già un terzo dei punti necessari dopo meno di un quinto di stagione. Parecchio avanti sulla tabella di marcia. Non male per chi nelle prime sette ha già incrociato fra le altre Inter, Napoli, Fiorentina, Lazio e Sassuolo. «I risultati parlano a nostro favore ma l’importante resta mettere fieno in cascina il più possibile ricordandoci che la stagione è ancora molto lunga», ha puntualizzato Nember, a cui le scelte d’estate stanno dando sempre più ragione. Impeccabile il Chievo, perfetto Maran. «Era appetito da tanti club ma questo ci sta quando lavori così bene. A noi interessava continuare insieme, lui è sempre stato un nostro punto fermo», ha proseguito Nember, che nel distribuire i meriti di questo straordinario avvio ha guardato soprattutto più in alto. «La vera chicca resta Campedelli: una società solida nasce anche dal suo presidente. Al centro del progetto del Chievo c’è sempre lui».
(Fonte: L’Arena)
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