Pescara-Chievo, Maran: “La classifica? Ha dell’incredibile! E’ un sogno, ma…”
domenica 2 Ottobre 2016 - Ore 10:40 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Lo sguardo serio, sereno ma serio, maschera l’emozione, il moto d’orgoglio, la profonda soddisfazione interiore. Del resto Rolando Maran l’ha detto più di una volta che in panchina ha imparato a violentarsi, addomesticando i movimenti delle braccia, mettendo la sordina pure alla gola. Chissà, magari si è abituato pure alle vittorie esterne. Lui come il suo Chievo che, da quando Rolly ha preso il comando, quasi due anni fa, è andato a fare incetta di successi – nello specifico contro le dirette concorrenti – un po’ ovunque su e giù per lo Stivale: «Io credo che abbiamo avuto un buonissimo inizio», premette guardando al 2-0 dell’Adriatico, «inizio nel quale siamo stati sempre in pressione e abbiamo avuto delle occasioni per sbloccare il risultato. Poi è ovvio che appena allentavamo la pressione veniva fuori il Pescara. Che è una squadra che gioca bene al calcio e ha giocatori che ti possono mettere in difficoltà. Ma tutto sommato direi che abbiamo sempre tenuto il campo con grande precisione, mantenendo sempre le distanze». Quanto al secondo tempo, «lì siamo stati bravi anche ad accelerare quando se ne è presentata l’occasione. Faccio presente che nel primo tempo avevamo speso molto. Comunque abbiamo segnato, abbiamo raddoppiato e abbiamo chiuso da squadra matura. Credo che soprattutto questo vada sottolineato: il Chievo ha dimostrato, nell’approccio e nella gestione della partita, grande maturità e grande personalità».ESAME SUPERATO. Tutto corretto, quasi scolastico per quanto lucidamente esposto. Eppure esaltante. Il tono misurato non rende giustizia al colpaccio di Pescara. Anche i cronisti locali si sforzano di dargli l’assist per la celebrazione, ricordandogli che il successo dei gialloblù è assolutamente meritato, sicuramente legittimo: «Sì, abbiamo meritato per quello che abbiamo fatto nei novanta minuti», annuisce ancora Rolly. Eppure l’aveva detto anche lui, al venerdì, che quello di Pescara si presentava come «l’esame più difficile dall’inizio del campionato». Una paura di riflessione, poi l’analisi che riprende: «Io voti ai miei non ne dò, quelli si devono dare alla fine di tutto quanto. Questo è soltanto un passaggio per arrivare al nostro obiettivo ma credo che i ragazzi siano stati veramente eccezionali nell’interpretazione e nell’approccio», prosegue l’allenatore gialloblù. «Difficoltà potevano essercene tante. C’era un buon Pescara e la classifica della vigilia, buona, che avrebbe potuto toglierci gli stimoli giusti. Invece abbiamo dimostrato di potercela fare lo stesso».La classifica, appunto. Buona già prima della settima giornata. E adesso come la mettiamo? «Adesso è diventata un sogno, è una classifica che ha dell’incredibile. Ovvio che la guardiamo, ci facciamo caso, ne siamo felici ma andiamo avanti per la nostra strada, di partita in partita come abbiamo sempre fatto», commenta.ONORE AGLI ATTACCANTI. Obiezione di un osservatore: non è che a un certo punto il Chievo, dopo l’intervallo, si stesse quasi accontentando dello 0-0? Maran replica senza esitare. Composto ma determinato: «A un certo punto abbiamo abbassato i ritmi perché avevamo corso tanto nella prima parte di gara ed era impensabile chiudere la gara a quei ritmo là», ricorda. «Ma anche nella ripresa siamo stati, bene, in gestione, abbiamo trovato i gol che abbiamo fortemente voluto. E’ normale che a tratti anche il Pescara potesse metterci in difficoltà. Fa parte del gioco, della storia delle partite».L’ultima annotazione, servita pure questa senza strepiti, per i marcatori di giornata: «Io mi tengo stretti i miei giocatori. Fino a ieri criticavano gli attaccanti perché non avevano ancora segnato, stavolta hanno fatto gol i due attaccanti», e ci scappa il sorrisetto. «ma io ero contento anche prima di loro e del lavoro che stavano facendo».
(Fonte: L’Arena)
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