Treviso, altro giro altra cordata. Nardin: “Ma se nemmeno conosco gli interlocutori! Però…”
mercoledì 21 Settembre 2016 - Ore 12:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Io starei cedendo il Treviso ai ferraresi (tra i quali c’è l’ex assessore allo sport Luciano Masieri, ndr)? Non è esatto. É stato sottoscritto solo un accordo privato che riguarda una eventuale entrata in società come soci. E poi non ci sono solo ferraresi, del gruppo fanno imprenditori di Milano, Torino e del Canton Ticino». Il presidente Tiziano Nardin intende fare chiarezza sulla situazione societaria del suo Calcio Treviso, dopo voci che lo vorrebbero in procinto di mollare il club biancoceleste in altre mani. «Se avessi voluto vendere il Treviso lo avrei ceduto a chi già me l’aveva chiesto, cioè ad una cordata italiana oppure ad una inglese» spiega Nardin «la verità è che io nemmeno conosco quali siano i miei interlocutori, tant’è vero che per ora ho parlato solo con il loro avvocato. Ed aspetto di sapere soprattutto qual è la loro offerta: è chiaro che se mi fanno una proposta mega galattica, davanti alla quale rinunciare sarebbe impossibile, a quel punto potrei anche rivedere le mie posizioni. Così almeno rientrerei dalle spese e magari ci guadagnerei pure qualcosa». L’arrivo in società di nuovi personaggi, a quale livello lo vedremo più avanti, dipende però come sempre dallo stadio Tenni; e cioè i nuovi entrerebbero o comprerebbero solo se l’amministrazione comunale dà loro in mano la gestione dell’impianto, che a dirla tutta versa in condizioni sempre più fatiscenti. Ma a sua volta Ca’ Sugana pretende in cambio, ed è una conditio sine qua non, che i nuovi gestori presentino un progetto per creare un settore giovanile come si deve. «Io voglio solo il bene del Calcio Treviso ed intendo portarlo in alto» puntualizza il numero uno di via Foscolo «da quando ho preso in mano la società mi sembra che l’abbiamo valorizzata, facendo francamente quanto era nelle nostre possibilità. Purtroppo il Comune non mi sta aiutando, mi sono dovuto arrangiare da solo: per questo dico che se c’è qualcuno che mi vuole dare una mano ben venga, io sono qua. Ma mi deve fare un’offerta precisa e, chiaramente, dimostrarmi concretamente di possedere una certa disponibilità finanziaria. Per il momento tutto questo non è successo, quindi il proprietario del Calcio Treviso resto io».
(Fonte: Tribuna di Treviso)
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