Ancona-Venezia, Garofalo: “L’espulsione? Sono avvilito, deve servirmi da lezione”
martedì 20 Settembre 2016 - Ore 10:40 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Due temi all’ordine del giorno in casa Venezia: le espulsioni e l’allarme fidejussioni emerso per le difficoltà della compagnia di assicurazioni Gable. Ma andiamo con ordine: Garofalo, Baldanzeddu, Moreo e Inzaghi, quattro espulsi in una sola partita capita raramente. «Un giocatore con la mia esperienza, anche se provocato, non può cadere nel tranello e reagire in quel modo. Per fortuna il Venezia ha vinto, ma ho rischiato di mettere in seria difficoltà i miei compagni. Sono avvilito». Agostino Garofalo parla sotto voce ma scandisce bene le frasi, non cerca attenuanti per il gesto di reazione che ha portato alla sua espulsione ad Ancona, e ricostruisce la dinamica dell’azione. «C’era un rigore netto» spiegato il terzino sinistro del Venezia, «il difensore dell’Ancona mi ha spinto nettamente, non avrei avuto alcun motivo di cadere visto che stavo calciando in porta. Non capisco come l’arbitro non abbia potuto vedere. Quando mi sono rialzato, quello dell’Ancona mi ha tirato un orecchio e io ho reagito. Sbagliando. Deve servirmi da lezione, anche a 32 anni non si finisce mai di imparare. Mi dispiace aver lasciato la squadra in inferiorità numerica, ma è un’espulsione che mi costringerà a saltare qualche partita». Il comunicato del giudice sportivo della Lega Pro è atteso per oggi, ma saranno almeno due le giornate di squalifica per Garofalo, stessa sorte si preannuncia per Baldanzeddu e Moreo, anche loro espulsi direttamente dall’arbitro di Salerno. «Sapevamo che ci avrebbero provocato» aggiunge Garofalo, «poi il campo era ridotto in uno stato pietoso. I miei compagni sono stati straordinari, non era semplice portare a casa i tre punti nelle condizioni che che si erano create».
(Fonte: La Nuova Venezia)
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