Venezia primo, Perinetti: “Questa squadra ha gli ‘attributi’! E ai tifosi dico di adottarci…”
lunedì 19 Settembre 2016 - Ore 10:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Sette punti in otto giorni, tre vittorie e due pareggi nelle prime cinque uscite e il Venezia di Pippo Inzaghi vola già davanti a tutti. Un primato che, per quanto parziale, è sicuramente di spessore in considerazione di una imbattibilità mantenuta nonostante un calendario in salita, per la nomea delle avversarie e le tre trasferte a fronte di due uscite al Penzo. «L’1-1 con la Reggiana con una grande prestazione, poi le vittorie esterne, per 2-1 in rimonta a Parma e per 1-0 ad Ancona finendo con 8 uomini. Il carattere, la personalità e lo spirito del gruppo dimostrano come il Venezia sia già una squadra – la soddisfazione del ds Giorgio Perinetti -. Il primo posto fa piacere ma conterà solo il 7 maggio, io oggi credo che un Venezia con questi «attributi» vada sostenuto e seguito dai tifosi e dalla città, perché i campionati non si conquistano mai da soli. Ai tifosi dico «adottateci» perché l’unione è necessaria per vincere». L’unica nota stonata è dovuta al poker di espulsioni di sabato al Del Conero, dove il Venezia ha finito in 8 contro 10 e senza mister Inzaghi in panchina. I «cattivi» da regolamento interno saranno subito multati, ma Perinetti annuncia che la società, presumendo squalifiche nell’ordine delle 2-3 giornate, farà sicuramente ricorso. «Garofalo ha avuto una reazione spropositata a un torto clamoroso, perché aveva subito fallo da rigore. Ci siamo trovati in inferiorità al 30′, adesso il timore è che l’arbitro (Valiante di Salerno, ndr) per giustificare quel che ha fatto calchi la mano nel referto. L’allontanamento di Inzaghi è clamoroso, sarà anche uscito dall’area tecnica, ma un direttore di gara così fiscale avrebbe dovuto accorgersi che Moi ha detto di tutto per 90′. Evidentemente cacciare Inzaghi dà «titoli», Moi no». Altri rossi diretti per Baldanzeddu e Moreo. «Baldanzeddu si è sbracciato con un avversario eppure ha pagato solo lui su segnalazione del guardalinee, per Moreo invece sarebbe stata eccessiva persino l’ammonizione. L’operato l’ha visto dal vivo il vicedesignatore Brighi al quale ho parlato a fine gara, forse l’arbitro si è sentito sotto pressione e ha cercato di far vedere personalità in questo modo. Tuttavia siamo noi a doverci adeguare a una Lega Pro in cui, a differenza della A e B, i fischietti accettano molto meno il dialogo». Sabato arriva il Lumezzane. «Poche squadre avrebbero reagito come ha fatto il Venezia anche ad Ancona, peraltro su un campo scientemente trascurato per complicarci le cose. Pensiamo a mantenere lo stesso spirito con maggiore self control».
(Fonte: Gazzettino)
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