Pordenone-Parma, Tedino: “I più forti sono loro. Dovremo rasentare la perfezione…”
sabato 17 Settembre 2016 - Ore 11:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Sulla carta non hanno punti deboli. Qualunque giocatore tu possa fermare, ce n’è un altro altrettanto forte che rimane libero». Tedino pensa al Parma e dipinge una squadra «fuori classifica». Una delle tre (Venezia e Reggiana le altre) che il tecnico neroverde considera superfavorite per la promozione in B. Eppure al momento in testa c’è il suo Pordenone. «Noi facciamo parte – commenta Tedino – di quel folto gruppo che punta a giocarsi la migliore posizione possibile alle spalle di quelle tre. Ma ciò non toglie che sia contento e orgoglioso della posizione attuale. Non sbilanciamoci troppo, però. Siamo soltanto all’inizio. Se fossimo lì a 4 giornate dal termine sarebbe ben diverso». Modulo. Interpellato sul modulo, Tedino non si sbilancia: «Abbiamo disputato due partite in 4 giorni e con due moduli differenti (il 4-3-3 e il 4-4-2, ndr), ottenendo ottimi riscontri da entrambi. Ancora non ho deciso». La sensazione, tuttavia, è che, considerato l’affaticamento di Pietribiasi (spalla ideale di Arma in un ipotetico 4-4-2), il tecnico neroverde opti di nuovo per il tridente, con Berrettoni, il bomber marocchino e uno tra Azzi e Martignago (con Cattaneo possibile jolly a sorpresa). In mezzo, ballottaggio tra Suciu e Buratto per occupare il centrosinistra. Intoccabili Burrai e Misuraca. Tutto confermato in difesa, viste anche le ottime prestazioni di De Agostini. Perfezione. «A prescindere da chi giocherà – ha fatto sapere Tedino – per ottenere un risultato positivo, meglio ancora la vittoria, dovremo essere perfetti o rasentare la perfezione. Sono curioso di vedere la nostra forza al cospetto di un’avversaria così quotata: saremo formiche od orsi?». A Parma, intanto, il quesito è un altro: Apolloni sì o no? Una sconfitta al Bottecchia potrebbe costare il posto al tecnico ducale. L’allenatore neroverde, tuttavia, preferisce glissare sulle possibili conseguenze della gara odierna sul destino del collega: «Apolloni è un ottimo allenatore. Ha appena vinto il campionato di serie D». Il Parma potrebbe giocare per lui e rendere ancora più difficile il compito del Pordenone? «Io non ho mai chiesto ai miei calciatori – chiosa Tedino – di giocare per me. E non penso che lo farà neppure lui».
(Fonte: Messaggero Veneto)
—
L’irruzione di Mauro Lovisa spiazza un po’ Bruno Tedino, che attende l’uscita del presidente per ritrovare il filo del suo discorso. «Mi aspetto – afferma – un Parma teso come una molla, pronto a scattare subito all’attacco. Noi dovremo essere bravi a disputare una gara intelligente e accorta, perché sulla carta non c’è dubbio: i più forti sono loro. Basta scorrere i nomi in lista, tutta gente che ha fatto serie A e B». GIUDIZI AFFRETTATI – Già, ma gente che ha la metà dei punti del Pordenone, che ha vinto una sola volta, arriva dalla sconfitta al Tardini con il Venezia e ha in panca un Apolloni già contestatissimo e a rischio. «Questa – scuote la testa Tedino – è veramente una cosa che non capisco: come si fa a emettere giudizi dopo appena 4 giornate? Capirei forse se fossimo a 4 dalla fine. Così come capirei meglio chi, dopo nemmeno un mese di campionato, definisce noi una corazzata. Io so che dovremo affrontare uno squadrone che martedì all’89’ stava vincendo 1-0 con il Venezia. Se la partita fosse finita lì, ora staremmo parlando di un Parma già padrone del campionato e di un Venezia in crisi». Apolloni non è l’unico tecnico in discussione. Zauli a Teramo è già stato silurato e Brevi a Padova, dove Zamuner ha ricordato che la sua prima scelta era proprio Tedino, è a forte rischio. «È una delle assurdità del calcio – risponde Bruno -: mettere in discussione gli allenatori senza dar loro il tempo di risolvere problemi dei quali spesso non sono nemmeno causa». FORMAZIONE – Per la prima volta Tedino non dà troppi indizi sulla formazione che allestirà. L’indisponibilità di Pietribiasi suggerisce però ramarri schierati, almeno inizialmente, con il 4-3-3. Proviamo a indovinarlo: Davanti a Tomei dovrebbero essere confermati Semenzato, Stefani, Ingegneri e De Agostini. In mezzo Suciu, Burrai e Misuraca. In prima linea, ai fianchi di Arma punta centrale, Berrettoni e uno fra Azzi e Cattaneo. Arbitrerà Luca Massimi di Termoli, assistito da Trinchieri e Catamo.
(Fonte: Gazzettino, edizione di Pordenone)
Commenti
commenti