Treviso, Perna: “Rigore inesistente, ma che gioia! Servono però altri 5-6 rinforzi…”
martedì 13 Settembre 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Il rigore? Inesistente: era fallo ma fuori area. I due gol annullati? Sul primo Giovannini l’ha presa di mano, sul secondo il fuorigioco non c’era. La squadra? Ha bisogno di 5-6 rinforzi». Se qualcuno aveva dei dubbi su chi sia il leader del Treviso eccolo servito: si tratta del Cobra, al secolo Massimo Perna, l’ultimo arrivato che parla già con il piglio di chi ha in mano lo spogliatoio e sa come farsi sentire in società. Del resto questa aria l’ha già respirata, uno come lui a questi livelli è destinato a fare la differenza: il suo Treviso è partito bene, Perna continua a segnare ma ha anche il coraggio di dare giudizi onesti e non di comodo. «Contro l’Istrana abbiamo rischiato in due occasioni, gara a ritmi lenti, troppo caldo e ci alleniamo assieme da poco. E poi quel campo: me lo ricordavo diverso, non capisco perché il Comune non lo dia in gestione, se lo devono tenere in queste condizioni meglio affidarlo ad altri». A parte il campo, cos’altro hai ritrovato al Tenni? «Ho ritrovato la gente, i tifosi piano piano si stanno riavvicinando, speriamo di riportarli allo stadio. Domenica erano circa 300, magari più avanti saranno anche di più». C’è un sistema infallibile per avere pubblico: vincere. «Esatto. Ma per vincere ci vuole ancora qualcosa, servono urgentemente altri giocatori; inoltre dobbiamo lavorare parecchio come squadra, tecnicamente e tatticamente. Certe gare bisognerebbe vincerle in maniera più agevole». A 36 anni ti sei sorbito 90 minuti a quasi 40 gradi tornando anche in difesa a dar man forte sui corner… «Mi sto allenando dal 12 luglio, fisicamente sto bene; poi è chiaro che per riprendere il ritmo partita, tra il caldo, il cambio di preparazione, ci vuole ancora un po’ di tempo. Credo che fra un paio di gare sarò pronto». Sabato a Sedico: dovete far punti anche in trasferta. «Il Treviso deve fare punti sempre e ovunque: questo campionato è difficile, oltre a noi ci sono altre 3-4 squadre che vogliono primeggiare e noi ci dobbiamo ancora sistemare definitivamente. Però dai, andiamo avanti: domenica non abbiamo preso gol; i gol invece li stiamo facendo e speriamo di continuare così».
(Fonte: Tribuna di Treviso)
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Il «Cobra» è tornato e l’ha fatto a modo suo. Segnando il gol del 2-0, sotto la «sua» curva Di Maio, in visibilio per il suo bomber. Dopo aver spinto il Treviso di Zanin dalla serie D alla Prima Divisione, Massimo Perna, bomber campano, 36 anni, è tornato per riportare l’Acd Treviso nel calcio che conta. E lo farà con la scia di capitano addosso, ma soprattutto da leader di un gruppo giovane ma con le idee già chiare: vincere e convincere. E il nuovo Treviso di mister Esposito nei fatti ha già dimostrato di aver capito il messaggio: dopo le vittorie in coppa Italia, 2-0 all’esordio all’Istrana, e primi tre punti di un campionato, che deve mirare per forza alla promozione in serie D. Anche grazie alle reti del «Cobra», Massimo Perna. Massimo, ritorno con gol ed esultanza sotto la curva… «È stata davvero una grande emozione per me , devo ammettere che era da un bel po’ che aspettavo questo momento e davvero non poteva andare meglio di così. Il gol, la festa dei tifosi sotto la curva, ma soprattutto i primi tre punti in campionato. È andato davvero tutto bene, non potevo chiedere di meglio». Un gol «sudato» il tuo, visto che te ne avevano annullato uno prima? «Penso si capisse che volevo far gol, e sinceramente la rete che mi hanno annullato era valida, non c’era alcun fuorigioco. Peccato davvero, era un gran bel gol. Per fortuna poi l’arbitro ci ha concesso un rigore che possiamo dire altrettanto onestamente essere generoso, e alla fine è arrivato questo benedetto gol». Massimo che Treviso hai ritrovato dopo quattro anni? «Avevo lasciato questa piazza nel pieno dell’entusiasmo: avevamo fatto qualcosa di incredibile con due promozioni in due anni. Qui ho trovato tanta voglia di fare, devo ammettere che ho voluto approfondire bene il progetto prima di firmare, ma mi hanno convinto e sono tornato per dare il mio contributo al ritorno del Treviso almeno in D. E poi, qui a Treviso ci ho lasciato un pezzo di cuore. E’ una sfida molto intrigante, e spero di poterla vincere». Come ti trovi con Esposito? Differenze da Zanin? «Parliamo di due persone con due stili completamente diversi. Difficili da poter paragonare. Ma mi trovo bene con il mister, com’era stato con Zanin. Ora il nostro obiettivo è quello di continuare a lavorare e crescere, perché non basta chiamarsi Treviso per vincere».
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Treviso)
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