Treviso, Michielan: “Gli insulti al ‘Tenni’? Per me sono una medaglia al merito”
martedì 13 Settembre 2016 - Ore 12:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Per me quelle scritte sui muri sono una medaglia al merito». Ofelio Michielan, assessore allo Sport e ai Lavori Pubblici, non si fa certo impressionare dagli insulti comparsi attorno al Tenni, triste e deprecabile pratica che, puntualmente, si ripete ogni volta in cui c’è un attrito che riguardi stadio, società e tifosi. Ma gli improperi, diretti all’assessore che non vuole dare il Tenni al Treviso Calcio di Tiziano Nardin, non spostano di una virgola la situazione: a Ca’ Sugana sono intenzionati a tenere duro. Nardin potrà portare la sua squadra a calcare il manto erboso che ha ospitato anche la serie A solo ed esclusivamente per le partite di campionato e coppa. Niente da fare per gli allenamenti e nemmeno per ricavare una sede per la società. Su questo Michielan è inflessibile. «Dobbiamo trovare qualcuno disposto a gestire lo stadio – ripete – non possiamo certo concederlo a chicchessia. E per farlo abbiamo puntato sul bando. Verrà pubblicato a giorni, adesso è sulla scrivania della dottoressa Spigariol, dirigente dei Lavori Pubblici. Ma è ormai pronto. È questa la strada che abbiamo individuato anche per dare nuova energia anche ai settori giovanili delle piccole società cittadine». Nardin, insomma, si deve mettere il cuore in pace: il Tenni non lo avrà, a meno che non trovi il modo di partecipare al bando. «Lo so che quei ragazzotti (riferito a chi imbratta i muri ndr) vorrebbero che il Tenni venisse dato a chi dicono loro – continua – ma questo stadio è troppo importante per essere assegnato così. A Nardin abbiamo garantito di poter svolgere il campionato. E quando il Treviso vince io sono felicissimo». Però la polemica non si placa. Quanto accaduto domenica, dalle scritte insultanti alle contestazioni interne fino al caso delle docce fredde, non è piaciuto nemmeno alla Questura che teme il degenerare di tutta la situazione. Ieri mattina il questore Tommaso Cacciapaglia ha convocato sia Michielan che Nardin per farsi spiegare cosa stia accadendo. La relazione ricevuta dai responsabili dell’ordine pubblico presenti al Tenni non è stata delle più lusinghiere. È stato evidenziato anche l’enorme difficoltà affrontata solo per aprire l’ingresso della curva visto che non si trovavano le chiavi: «C’è stato qualche inconveniente, ognuno si è assunto le proprie responsabilità – ammette Michielan – quello delle docce fredde è stato un incidente. Sabato pomeriggio funzionavano perfettamente, domenica l’acqua calda mancava solo negli spogliatoi. Non so cosa si successo, ma per la prossima partita sarà tutto a posto».
(Fonte: Gazzettino, edizione di Treviso)
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