Venezia-Reggiana, l’analisi de “La Nuova Venezia”
domenica 11 Settembre 2016 - Ore 18:02 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Sfida spettacolo al Penzo tra Venezia e Reggiana, con la squadra di Inzaghi che però non va oltre il pareggio (1-1) nel primo scontro diretto stagionale in ottica promozione. Tanto agonismo in campo e occasioni da rete, anche se il ritmo si è alzato solo nel secondo tempo. La differenza l’ha fatta il carattere degli arancioneroverdi, andando a porre rimedio alla colossale dormita difensiva che in avvio ha regalato il vantaggio alla Reggiana. Inzaghi schiera Geijo dal primo minuto, con Tortori a fare il vice Fabiano e al centro della difesa la coppia Modolo-Domizzi. La Reggiana deve fare i conti con numerose assenze, ma i rincalzi si fanno valere eccome, basti pensare a Sabotic autore di tre salvataggi da circoletto rosso su Geijo. La partita inizia tra le schermaglie vocali di due tifoserie tutt’altro che amiche, ma che restano ancorate alle tribune. Neppure il tempo di registrare i meccanismi in campo che la Reggiana è già in vantaggio. Complice il buco clamoroso della difesa veneziana che permette a Nolè di infilarsi all’altezza del dischetto, stoppare, prendere la mira e segnare indisturbato a due passi da Facchin. Il Venezia è stordito ma cerca di riordinare le idee. Per un quarto d’ora non arriva un fischio a favore da parte del direttore di gara, e si fa sentire anche Inzaghi dalla panchina. Intanto Domizzi e Garofalo finiscono sul taccuino di Ranaldi, ma il Venezia cresce, trova qualche spazio in più sulle fasce e Fabris è una freccia nel proporsi con i cross dalla destra. Facchin rischia la papera al 22’ su tiro non irresistibile di Bovo, ma il vero problema è davanti perché manca la mira ai giocatori di casa, con Geijo che non trova un pallone, sempre anticipato da Spanò e da un Sabotic in versione top player. Al 29’ i due si scontrano nell’area reggiana ma l’arbitro sorvola, e solo al 32’ arriva la prima occasione da rete per il Venezia con Perilli che smanaccia in corner un tiro di Marsura, mentre al 38’ Geijo aggancia e conclude male su un rilancio di Facchin. Il Venezia dà l’idea di avere qualcosa in più, solo che la squadra di Colucci si chiude benissimo in difesa e, soprattutto, in mezzo all’area dove non arrivano le mani di Perilli ci sono sempre le teste dei giocatori reggiani. Inzaghi durante l’intervallo deve però aver toccato le note giuste ai suoi, e la ripresa vede un Venezia caparbio fin dalle prime battute. Gli arancioneroverdi prendono campo, dominano le fasce e costruiscono gioco come si deve e anche di più. La Reggiana arranca, soffre ed è tenuta in piedi anche da una buona dose di fortuna. Prima Domizzi sfiora il gol deviando di testa da corner (3’), poi Bentivoglio centra il palo a Perilli battuto (5’). Il Venezia è in cattedra, Inzaghi spinge la squadra dalla panchina, e sono ondate arancioneroverdi quelle che percuotono l’area avversaria. Al 20’ arriva il giusto pareggio con Modolo che di testa insacca l’ennesimo cross di Fabris dalla destra. Il Venezia non è sazio e si gioca a una porta per mezzora. Entrano Acquadro, Moreo e Ferrari che dà fiato a Geijo, al quale è mancato solo il gol. Ci provano Marsura, Moreo e ancora Modolo ma la Reggiana non crolla. Finisce 1-1 ma al Venezia va stretto, troppo. Poteva finire 5-1, però con i se e con i ma non si va in porta. Si deve segnare.
(Fonte: La Nuova Venezia)
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