Milan-Udinese, Iachini: “Serve una grande partita fatta di organizzazione e concentrazione!”
domenica 11 Settembre 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Il Milan è sempre il Milan». Esordisce così Beppe Iachini nella conferenza stampa a poche ore dalla gara di San Siro. Il tecnico dell’Udinese non si fida di chi dice che la squadra rossonera non sia così pericolosa come un tempo. «Il Milan ha giocatori di grandi qualità, micidiali nella velocità e nell’uno contro uno. Possono punirci con un calcio piazzato o in qualsiasi altra situazione. L’Udinese dovrà disputare una grande partita fatta di organizzazione e concentrazione, che deve durare per tutta la durata del match. Però non dobbiamo certamente partire battuti. Dobbiamo andare a giocare in trasferta con la convinzione di fare gol, senza mentalità rinunciataria pur avendo rispetto per il nostro avversario». Mister, ha individuato il punto di forza dei rossoneri? «Il Milan gioca bene e i calciatori si conoscono già dallo scorso e quindi hanno oliato i movimenti. Ha un bravo allenatore, che ha già dato la propria impronta alla squadra. Dovremo essere bravi a leggere le situazioni in campo con personalità. Se riusciremo a riproporre in partita quello che abbiamo provato in allenamento allora potremo dire la nostra». E proposito di allenamenti mister Iachini, ha dovuto preparare la squadra con molti nazionali assenti. Come stanno? «Purtroppo sapremo come effettivamente stanno solo durante e dopo la gara, perché due sedute prevalentemente tattiche non possono dire molto sulla loro condizione. Non sono uno che cerca alibi per questo, anche perché mi aspetto che chiunque scenda in campo lo faccia nel migliore dei modi e con la giusta attenzione per aiutare la squadra». Quella di Samir sarà un’assenza che potrebbe complicare le cose più del previsto? «Quando si lavora su una situazione tattica si vorrebbe portare avanti tutti nello stesso modo, ma non sempre è possibile. Una cosa è certa: chi giocherà dovrà sfruttare l’occasione che si presenta. Per giocare in quella posizione ci sono sia Adnan che Armero. Per l’iracheno valuteremo le condizioni fino all’ultimo. Ciò che conta è non commettere errori individuali e collettivi, perché la difesa è stata perforata troppe volte finora. Stiamo curando la tattica e i ragazzi sanno che, si giochi a quattro o a tre, l’impegno e la precisione devono essere prioritari». La squadra con l’arrivo di Kums sembra più serena… «Il suo arrivo non è casuale, ma dettato da esigenze precise: dovevamo alzare il possesso palla e la qualità del gioco. Ora, però, diamogli il tempo di conoscere i compagni e di farsi conoscere. Ci sono margini di crescita importanti per tutti. Siamo all’anno zero, eventuali errori da parte dei nostri giovani devono essere compresi e messi in preventivo. Se fin dall’inizio del ritiro fossimo stati questi adesso la conoscenza sarebbe stata migliore, ma il calcio è questo e valuteremo e cresceremo strada facendo».
(Fonte: Messaggero Veneto)
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