Chievo, De Guzman: “Qui per aiutare la squadra, abbiamo tutto per fare una bella stagione!”
sabato 3 Settembre 2016 - Ore 11:02 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Profilo timido e piedi di velluto, abbondante esperienza internazionale e grandi speranze da coltivare, anche se l’ultima stagione gli ha probabilmente tolto un briciolo di fiducia (oltre che campo e confidenza con la partita): Jonathan De Guzman, fresco innesto del centrocampo del Chievo, ha una gran voglia di correre, giocare, mettersi nuovamente alla prova.E, ovvio, dare pure una bella mano a Rolando Maran e alla sua nuova squadra a centrare l’ennesima salvezza in A: «Sono molto contento di essere qua, in una squadra che ha già fatto bene l’anno scorso», spiega da Veronello, nel giorno della sua presentazione ufficiale. «Sappiamo che ogni stagione è difficile ma io sono pronto per aiutare la squadra a ripetersi, a fare ancora bene».Di fianco a De Guzman, canadese naturalizzato olandese di 28 anni, il presidente Luca Campedelli, che definisce la trattativa per il prestito del giocatore «un pochino complicata» anche se «per fortuna ha avuto un lieto esito». E ancora: «L’accordo tra le società è stato un po’ burrascoso, cosa che peraltro ci sta nelle trattative di mercato», sorride. «Diciamo che è stata la giusta trattativa». Quanto alla distribuzione dell’ingaggio, «quello è un aspetto che riguarda i rapporti interni tra le due società», chiarisce il numero uno gialloblù. «Di sicuro quello di De Guzman è un ingaggio importante».Lui, l’olandese, non spreca parole: «Il mister mi ha dato il benvenuto e mi ha spiegato dove potrei giocare in questa squadra. Mi ha chiesto di essere sempre aggressivo e di lavorare duro per aiutare la squadra. La duttilità? In questo modulo gioco senza problemi da trequartista o da centrocampista interno, sia a destra che a sinistra». Dopo di che «l’idea è quella di aiutare sia a difendere che ad attaccare».Il problema sta soprattutto nel rapporto, recentemente sofferto, col campo. Solo 110′ per lui nella stagione passata nelle cinque gare disputate col Carpi: «Chiaro che l’anno scorso non ho avuto tanti minuti per esprimermi, la mia priorità adesso è giocare», ribadisce. «Mi manca il campo, mi manca il ritmo partita ma fisicamente sto bene: a oggi mi mancano soltanto i minuti». È una sfida estesa alla nutrita concorrenza di centrocampo: «Io sono qua per aiutare la squadra, le scelte poi dipendono dal mister», precisa. «Nel Chievo abbiamo tanti giocatori che hanno qualità, l’ho visto in allenamento e nelle partite. È una squadra che ha tutto per fare una bella stagione. I titolari, poi, li decide il mister».A confortare la teoria anche le amichevoli giocate tra mercoledì e giovedì a Fosse e San Zeno di montagna. De Guzman ha parole dolci per gli attaccanti che si sono alternati davanti a lui («tutti molto forti») e per la filosofia di gioco in generale: «Conosco il Chievo dalle partite che ci ho giocato contro negli scorsi anni: è una squadra che dà sempre aggressione, è fisicamente forte e ha esperienza. Credo che possiamo lavorare assieme per fare un’altra bella stagione». Poi il chiarimento sulla scelta della maglia col numero 1, atipico per un centrocampista: «Ce n’erano altri liberi ma mi piaceva questo. Del resto l’aveva scelto anche Edgar Davids quando giocava in Inghilterra». Quindi una parentesi proprio sulle avventure vissute all’estero, prima di approdare al Napoli: «In Olanda c’è una lega che punta sui giovani, in Spagna il gioco è molto tecnico, più o meno come in Inghilterra dove anche l’atmosfera dello stadio fa la differenza. E ci sono altri grandi giocatori. Ma anche il campionato italiano», aggiunge, «è fortissimo».Le ultime parole sugli obiettivi personali e sul ricordo, ben vivo, del Mondiale brasiliano vissuto con la casacca orange: «Sì, quella è stata la mia esperienza più bella ed è chiaro che vorrei tornare a quel livello. Ora però voglio fare cose importanti col Chievo, il resto può aspettare».
(Fonte: L’Arena)
Commenti
commenti