Fiorentina-Chievo, Meggiorini: “Umili sì, ma non rinunciatari. E devo crescere molto per ripetermi…”
lunedì 29 Agosto 2016 - Ore 11:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Magari non sarà stata la sua migliore partita nel Chievo ma continua ad essere uno dei giocatori più pericolosi. Ne sa qualcosa la Fiorentina che ad inizio ripresa stava soccombendo sul tiro dell’attaccante clivense ma l’estremo viola ha parato in modo rocambolesco. Non solo. Ha giocato nel ruolo di trequartista per una manciata di minuti nella ripresa quando è uscito Birsa. Questo è oggi Riccardo Meggiorini per il ChievoVerona. Ieri, oggi e chissà domani lo potrebbe essere anche per la nazionale di Ventura. Il commissario tecnico lo conosce bene per non dire benissimo. Ma su questo l’attaccante clivense ha sempre preferito glissare. Per la punta di Rolly Maran un inizio di secondo tempo al Franchi avrebbe potuto essere raccontato in maniera diversa se solo fosse riuscito ad infilare la porta viola anziché vedersi respingere la conclusione col tacco dal giovane portiere Lezzerini.Meggiorini: quanta rabbia su quell’occasione?«Il portiere viola è stato bravo nella prima occasione, in altre circostanze non sono riuscito ad indirizzare la palla nello specchio della porta come avrei voluto, un vero peccato».Esagerato dire che il Chievo deve ripartire da un piccolo mea culpa: non regalare un tempo agli avversari?«Siamo entrati in campo un po’ timidi ma complessivamente non ci hanno sovrastato nei primi 45′ minuti, purtroppo è arrivato il gol».Oltrettutto costretti a vincere nello stadio che avrebbe festeggiato al termine della partita i 90 anni della società gigliata.«Siamo sempre umili contro tutti i nostri ma con questo non dobbiamo essere rinunciatari, siamo in grado di ribattere colpo su colpo».Sanchez ha realizzato la rete della vittoria, correggendo un calcio d’angolo…«Qualcosa non ha funzionato su quel calcio piazzato perché di solito siamo solidi nel gioco aereo. Gol a parte, non abbiamo concesso più di tanto».Cambio di registro ad inizio ripresa?«Nell’intervallo ci siamo parlati e siamo entrati in campo riorganizzati».S’è visto subito.«Abbiamo creato tanto, mettendo in difficoltà spesso e volentieri la Fiorentina, peccato non avere pareggiato per un soffio».Per qualche minuto s’è reinventato trequartista.«All’uscita di Birsa, il mister mi ha indietreggiato, poi sono uscito anch’io».A Firenze in campo con la stessa formazione vista contro l’Inter. Contro la Lazio potrebbe cambiare qualcosa?.«Le scelte non spettano a me, posso dire che siamo un bel gruppo e sappiamo quali sono i nostri obiettivi, finora è scesa in campo la stessa squadra».Ora la sosta per le gare della Nazionale: Ventura la conosce bene…«Non significa nulla, in Italia ci sono ottimi attaccanti e il ct sa cosa deve fare».Non ha fatto nemmeno un pensierino?«Non dico nulla perché non vorrei essere frainteso».La Lazio, allora, dopo la sosta…«Devo crescere molto per ripetermi sui livelli della scorsa stagione. Per cui il mio unico pensiero, oggi, è crescere col Chievo».
(Fonte: L’Arena)
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