Fiorentina-Chievo, Maran: “Se avessimo pareggiato non sarebbe stato uno scandalo!”
lunedì 29 Agosto 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Resta a testa in giù Maran, proprio quando uno dei tanti addetti ai lavori comincia a srotolare un grande tappeto viola. C’è voglia di far festa a Firenze, nonostante il silenziatore imposto dalla coscienza e dal pensiero ai caduti del terremoto. Alla Fine Toldo e tanti ex in questi novant’anni viola hanno sfilato per un altro applauso con la Fiesole compatta che intonava: «Bati gol, Bati, Bati, Bati gol….». Complimenti che mister Maran ha indirizzato subito alla squadra di casa. «La Fiorentina» esordisce Maran, «è stata subito brava a darci pressione. Viola bravi, ma lo sapevamo anche nel palleggio. Non aveva però creato molto e pur non facendo benissimo, eravamo riusciti a stare in campo. Il gol su palla inattiva ci ha un po’ colpito. Poi nel secondo tempo siamo stati più bravi noi. Abbiamo avuto due o tre palle gol nitide, più altre occasioni. Purtroppo non abbiamo concretizzato ed è normale che abbiamo rischiato qualcosa in contropiede. Credo che se avessimo pareggiato non c’era da gridare allo scandalo». Insomma la Fiorentina è ancora indigesta al Chievo che ultimamente al Franchi ha lasciato davvero parecchi punti. «L’anno scorso non avevamo giocato in pratica» continua il tecnico del Chievo, «quest’anno potevamo pareggiare ed abbiamo fatto un ottimo secondo tempo. La prestazione c’è stata e resto fiducioso per il proseguo del campionato». Paradossalmente, il Chievo ha giocato meglio a Firenze che nell’esordio al Bentegodi con l’Inter. I viola sono un’altra pasta rispetto all’attuale banda del buco nerazzurra.«Si ci sta» concorda Maran, «mi è piaciuta ieri sera con un avversario di valore come la Fiorentina la reazione dei miei. Dopo due partite sono contento sia delle prestazione che dei punti i classifica, forse potevamo averne uno in più». Maran le ha provate tutte nella ripresa per riacciuffare Borja Valero e compagni. Ha dato fondo alle risorse della panchina. Dentro Rigoni, Pellissier e Jallow. «Cosa volete che vi dica» allarga le braccia Maran, «faceva molto caldo ed è stata una gara molto tirata, molto fisica. Ho cercato di mettere in campo forze fresche, tutto qua. I tre davanti per noi fanno un lavoro enorme. Molto spesso sono costretto a cambiare davanti. Credo che la mia squadra, lo ripeto, abbia fatto bene. Solo dopo il gol della Fiorentina ci siamo disuniti, insomma abbiamo accusato il colpo. Ma poi meritavamo di più». Qui l’aria di festa entra in sala stampa e non si ferma dunque sul terreno del Franchi. Manca poco a mezzanotte eppure gli oltre trentamila fiorentini restano in adorazione di Antognoni e tutta l’allegra brigata che ha conquistato in epoche lontane anche due scudetti. A Maran chiedono se la Fiorentina potrà tornare ad insidiare la Juve come ai tempi di Batistuta e Ciccio Graziani. « Non lo so» sorride amaro il tecnico, «so soltanto che devo pensare al Chievo. Loro sono molto organizzati e tecnici, ma noi andiamo avanti per la nostra strada e credo che si possa festeggiare un altro scudetto chiamato salvezza».
(Fonte: L’Arena)
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