Roma-Udinese, “chiamata alle armi” per Danilo, Badu, Widmer e Zapata…
venerdì 19 Agosto 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Servono uomini duri. Non quelli del filmetto d’antan con Renato Pozzetto e Enrico Montesano. Servono i punti di riferimento che possono permettere all’Udinese di reggere domani il confronto con una delle corazzate della serie A, la Roma. Nodi. Il precedente di Coppa, l’amaro flop con lo Spezia, non è incoraggiante: in quel frangente sono venuti meno proprio alcuni uomini d’esperienza, di (presunto?) spessore. Perché l’Udinese ha avuto poco o nulla da Heurtaux, da Felipe, da Armero, da Badu. Ecco perché negli ultimi giorni Beppe Iachini ha cercato di ricalibrare la squadra, di ripensare alcuni reparti. E di investire su quelli che possono essere le pedine chiave. In difesa. Danilo deve essere il punto di riferimento. Non può fare reparto da solo, ma deve comandare la retroguardia. D’accordo, la soglia dell’attenzione deve essere alta, ma a questo ci penserà il tecnico bianconero che, con Molla Wague ancora lontano dalla forma migliore (dopo l’infortunio che ha chiuso la passata stagione) pare intenzionato a concedere una chance ad Angella al posto di un Heurtaux distratto e poco produttivo in termini di impermeabilità difensiva. Dall’altra parte, invece, Danilo potrebbe non ritrovare Felipe, alle prese con una botta sotto il ginocchio sinistro, accusata durante il galoppo in famiglia di mercoledì: morale della favola, solo oggi si saprà se l’italo-brasiliano sarà inserito tra i convocati per Roma o se al suo posto ci sarà Samir. A centrocampo. È chiaro che, viste le difficoltà, i “veterani” saranno fondamentali per reggere l’urto: giocare con Fofana, De Paul, probabilmente Peñaranda (al posto di Matos) e forse Samir tutti nell’undici titolare solleva delle perplessità sulla compatezza del gruppo che solo una risposta decisa delle vecchie conoscenze bianconere può spazzare. Badu? Certo. Armero? Speriamo. Ma è soprattutto Widmer sulla destra che deve dimostrare di essere pronto al salto di qualità. In avanti. E a proposito di crescita, il discorso non può non riguardare Duvan Zapata. Il Panteron è arrivato a un bivio. O continuerà ad essere un “omone” grande e grosso che a volte fa gol, oppure comincerà a girare con i galloni del bomber sui campi di serie A. Iachini e i tifosi ci sperano. Pozzo pure.
(Fonte: Messaggero Veneto)
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