Chievo-Entella, Pellissier: “Gonfiare la rete è bellissimo anche in Coppa Italia! E l’Inter…”
martedì 16 Agosto 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Pensieri diretti e piede caldo, caldissimo. Due minuti per timbrare subito con un gol la propria stagione. Attimi indimenticabili. Il capitano che fa il suo ingresso sul campo. La curva che osanna: «Quando entra segna sempre Pellissier», e lui subito che accontenta tutti. Controlla la palla dalla sinistra di Hetemaj e batte Iacobucci con l’opportunismo di sempre. Pratica definitivamente chiusa, se mai fosse stata aperta.Scene già viste, ma di un’attualità disarmante. Peccato solo fosse Coppa Italia. Peccato solo che la rete non valga per la scalata alle 100 marcature in A. «L’importante però è farli», sottolinea con orgoglio il capitano del Chievo. «Quando segni non perdi l’abitudine. Gonfiare la rete è bellissimo anche in Coppa Italia. Per me non c’è differenza. Vivo per il gol. Voglio mantenere questo fiuto».Ecco il solito Sergio Pellissier. Famelico sotto porta e riferimento imprescindibile della realtà clivense. «E in questo senso è sempre bello ricevere l’appoggio dei tifosi», prosegue. «Il loro supporto mi ha sempre spinto a dare il massimo anche nei momenti difficili. Loro mi hanno dato tantissimo e io ogni giorno provo a ripagarli. Spero di regalare a tutti i nostri tifosi ancora tante soddisfazioni».Il buongiorno è stato positivo. Adesso però ci sono da costruire le vere fondamenta stagionali. Domenica è subito Inter. Domenica inizia la Serie A. «La Coppa Italia, in tal senso, non deve trarre in inganno», il punto di vista del capitano gialloblù. E non perché l’avversaria si chiamava Entella mentre la prossima sarà l’Inter con il debutto di Frank De Boer, l’olandese che avrà avuto anche poco tempo per costruire una squadra ma che ha le idee molto chiare. «Sono due competizioni molto diverse, con nessun punto in comune. In campionato i punti sono subito importanti. È fondamentale partire bene. L’Inter ha vissuto un’estate travagliata, ma è comunque una squadra imbottita di campioni. Stanno attraversando un momento particolare. Anche per questo adesso sono alla nostra portata. Non hanno fatto benissimo nel pre-campionato, anche se l’altro ieri hanno superato il Celtic. Speriamo di poter dare immediatamente una scossa alla classifica». Approfittando del cambio tardivo fra Roberto Mancini e Frank De Boer. Un avvicendamento di guida tecnica che l’Inter evidentemente metabolizzerà solo nelle prossime settimane.«Sicuramente per i giocatori nerazzurri non sarà facile», ragiona Pellissier. «Ogni cambio di allenatore destabilizza l’ambiente. L’Inter però è una squadra forte. Ecco perché non dovremo avere cali di tensione. Altrimenti la brutta figura è dietro l’angolo». Un pericolo da evitare ad ogni costo. Il Chievo, anzi, dovrà sfruttare le certezze accumulare durante la scorsa stagione per attuare subito una partenza lanciata. «L’eccesso di sicurezza però può essere un’arma a doppio taglio», osserva con esperienza il capitano clivense. «Non dobbiamo essere troppo convinti di noi stessi. In campo serviranno le prestazioni. Alla fine conteranno quelle. Gli automatismi rodati si notano soltanto in un contesto di massima ferocia agonistica. E per farlo dobbiamo essere quelli della scorsa stagione. Tutti qui vogliamo fare bene». Con l’obiettivo salvezza già saldo nella testa, al di là di quelle 100 reti in A che tutto il popolo clivense non vede l’ora di festeggiare. «La mentalità delle piccole squadre non può che indirizzarsi a quell’obiettivo», la conclusione di capitan Sergio Pellissier. «Ecco perché sono già affamato di punti. Vanno conquistati sin dalle prime giornate. Quanto ai miei gol, saranno la più naturale delle conseguenze. Anch’io ho tanta voglia di festeggiare quel traguardo, anche se non lo inseguo con una particolare ossessione, perché il gol è sempre il mio obiettivo, che si giochi con l’Entella o contro l’Inter, e so che arriverà. Non voglio pensare a quell’esatto momento. Non è nel mio stile inventare esultanze o celebrazioni speciali. Spero solo di togliermi questa soddisfazione il prima possibile».«Anche se il primo obiettivo», conclude, «rimane la salvezza. È questa la mentalità Chievo».
(Fonte: L’Arena)
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