Mercato Chievo, Castro: “La Samp? Mi va bene quello che capita, ma io qui sto bene!”
sabato 6 Agosto 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
L’uomo mercato del Chievo scansa le luci della ribalta. Lucas Castro vale quattro milioni per la Sampdoria. Ma per il club della Diga oggi il centrocampista argentino sembra non avere prezzo. Troppo importante per gli equilibri di Rolly Maran, che contro il Parma ha schierato Lucas da trequartista. Una variazione al tema che potrebbe risultare utile da qui all’eternità. E Castro? Non sembra per nulla infastidito da questa situazione che lo vede assoluto protagonista. Forse del nulla. Perché la proposta indecente per strapparlo a Maran non è mai arrivata. Meglio pensare allora al Chievo, alla salvezza, a nuove terre da conquistare. E considerata l’inclinazione musicale di Castro, si potrebbe pure trovare una colonna sonora destinata ad accompagnare il Chievo nella sua nuova avventura in A? «Io e gli altri argentini del Chievo amiamo molto il reggaeton», rivela. «Dà energia e fa divertire. Proprio come dovremo fare noi».E intanto avrà sentito dell’interesse della Sampdoria. Ma a oggi il Chievo pare considerarla imprescindibile.«Vediamo cosa succede da qui alla fine del mercato. Io sono tranquillo, sto bene qui al Chievo. Mi va bene quello che capita. Se la società decide di vedermi, andrò. Se pensa, invece, di tenermi sarò felice di restare qui».Ha avuto notizie dal suo procuratore di una possibile trattativa?«No, leggo i giornali. Ma nulla di più».Il Chievo di Maran, intanto, evolve. Più possesso palla, ricerca del fraseggio partendo già dalla difesa. Cos’altro c’è di nuovo?«Il mister sta inserendo proprio queste novità. L’innovazione è propria questa: giocare con la palla. Insistere su questo concetto».E lei di sicuro ci va a nozze.«Certo, amo molto giocare e ricevere la palla. Spero di toccare più palloni. Noi centrocampisti avremo ancora maggiore presenza».Tre gol segnati la passata stagione. E adesso?«Se posso ne faccio quattro».Lo scorso anno avete raggiunto nono posto e raccolto 50 punti. Sembra difficile poter fare meglio. O no?«Si ricomincia da zero. La vedo dura, non sarà come l’anno scorso. Ma l’idea resta sempre quella di ripetersi o fare addirittura meglio».Guardando il calendario pare ci sia poco da stare allegri.«La partenza conta. Sappiamo che la salvezza si conquista fin da subito. Credo sia giusto pensare poco e lavorare tanto».Il precampionato, fin qui, ha detto che siete alla ricerca di un centro di gravità. Possibilmente permanente. Tra luci e ombre cosa emerge?«Le difficoltà principali sono state determinati dai pesanti carichi di lavoro. Non vuole essere una scusa. Ma se in campo ti porti anche la stanchezza magari non rendi come potresti. Adesso stiamo abbassando i carichi di lavoro e credo che in campo potrete vedere un Chievo che gioca più sciolto e più veloce».Il nuovo campionato cosa propone di interessante. Juve regina a parte?«La Roma forse potrebbe recitare il ruolo di guastafeste. Ma oggi la Juve è lontana da tutti. Già in fuga. Non esistono alternative. Vedo un Napoli in difficoltà visto che non potrà più contare su Higuain. Noi? Nel mezzo assieme a tutte quelle che vogliono emergere».Obiettivi?«Magari superare i 50 punti e trovare la chiamata di una grande squadra».Izco?«È il nostro rinforzo di mercato. Lo vedo sereno e felice di essere tornato in gruppo. C’è bisogno anche di lui».
(Fonte: L’Arena)
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