Venezia, Facchin: “Abbiamo ben chiaro il nostro obiettivo, ma per raggiungerlo bisogna…”
mercoledì 27 Luglio 2016 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Tra i pali, impegnato ben poco nei primi due test, Davide Facchin ha potuto osservare la squadra da un punto di vista privilegiato. E quando dice che «il Venezia sta già assumendo un’identità precisa», c’è da credergli. Il portiere arancioneroverde non ha fatto troppa fatica contro Aviano e Real Vicenza, ma da questi 180 minuti giocati sono emersi segnali positivi: «Lavoriamo insieme da appena quindici giorni, ma siamo già avanti sotto il profilo dell’identità, vedo che ci sono già tanti meccanismi assimilati — assicura il portiere originario di San Donà di Piave — più che i risultati, che lasciano il tempo che trovano, in queste prime partite abbiamo cercato di trovare la nostra quadratura. E le impressioni, anche dagli allenamenti fatti, sono di una squadra di livello, dove c’è tanta voglia di fare bene. Insomma, i presupposti ci sono tutti». Gli arancioneroverdi ieri si sono ritrovati dopo due giorni di riposo, concessi da mister Inzaghi al termine del soggiorno di Piancavallo. Arrivati a Jesi, nel tardo pomeriggio hanno sostenuto una seduta di allenamento e stasera (ore 20,30) saranno in campo contro la Jesina, squadra di serie D arrivata ottava lo scorso anno nel girone F. Domani, invece, partiranno alla volta di Norcia, per la seconda parte del ritiro. E la squadra continuerà a lavorare sodo, sotto lo sguardo vigile di Pippo Inzaghi. «Il mister è molto esigente e lo è con tutti i reparti, anche con noi portieri. Ci fa allenare molto con il resto della squadra. Ma — aggiunge Facchin — mi sto trovando bene anche con il nostro preparatore, Massimo Lotti, perché ha un metodo di lavoro simile a quello che ho già incontrato in passato. Si lavora tanto, ma lo si fa volentieri, c’è un clima positivo». Il reparto difensivo sta lavorando sodo in particolare sul piano tattico, per assimilare i concetti trasmessi da Inzaghi: «Con la difesa a zona ci vorrà un po’ di tempo per oliare tutti i meccanismi, perché ci si deve muovere insieme, come reparto». Facchin è reduce da due stagioni al Pavia e dalle sfortunate vicissitudini di una squadra partita per vincere il campionato, il portiere ha tratto preziosi insegnamenti. «Ho avuto la fortuna e la sfortuna insieme di giocare con una corazzata, che però ha trovato nel suo cammino molti ostacoli. Per questo sono cauto. Noi abbiamo ben chiaro il nostro obiettivo, ma per raggiungerlo bisogna andare per gradi. Non si deve mai dimenticare – sottolinea Facchin – che, anche per vincere il campionato, prima viene la quota salvezza, poi la quota playoff e poi, eventualmente, la testa della classifica». Insomma, una partita per volta, step dopo step, senza sottovalutare nessuno. «Anzi — aggiunge il portiere — proprio contro le squadre più deboli, nelle partite che sembrano più facili, si rischia di scivolare». Ieri, intanto, si sono chiusi i termini per le domande di ripescaggio, che ora saranno vagliate dalla Lega Pro. Tra le squadre in lizza Forlì, Albinoleffe, Cavese, Taranto, Grosseto, Vibonese, Reggio Calabria e Fondi. Queste due ultime sarebbero interessate a Paolo Carbonaro, che avrebbe ricevuto un’offerta anche dal Delta Rovigo.
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Venezia)
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