Udinese, Bonato: “Danilo? E’ il nostro capitano, e la fascia rimarrà sul suo braccio”
martedì 26 Luglio 2016 - Ore 10:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Ieri mattina Gino Pozzo ha avuto un sussulto leggendo i giornali. A mandargli di traverso la colazione è stato quello che ormai è diventato per tutti il “caso Danilo”. Il “capo bianconero” non si aspettava una velenosa coda a quanto accaduto la scorsa estate. Il brasiliano che litiga con i tifosi sotto la curva dopo la sconfitta con la Roma dello scorso 13 marzo, le scuse in tv e l’episodio che sembra andare in archivio. Sembra. Domenica a Velden, un nuovo indesiderato capitolo con i tifosi che lo contestano e gli fanno presente che non lo vogliono come capitano. Il giocatore lì per lì la prende male, poi spiega che «se è questo il problema, io la fascia me la tolgo». Il suo voleva essere un gesto distensivo, invece viene interpretato in maniera sbagliata. Per tutti questi motivi ieri mattina Gino Pozzo ha alzato il telefono e ha parlato con il ds Nereo Bonato. Il succo del discorso è stato: «Ma vogliamo farci del male da soli? Vogliamo far passare Udine per quello che non è?». Ovvero una piazza fin troppo calda e difficile da gestire? In questo senso sono eloquenti le riflessioni fatte nel pomeriggio da Bonato. «A suo tempo Danilo avrà anche fatto un gesto sbagliato, ma è stato un episodio isolato. Il ragazzo è uno dei leader del gruppo e ha dimostrato di voler rimanere». Ecco è proprio su questo tasto che Bonato insiste: «Non ha davvero mai chiesto di andare via, è sempre il primo a tirare il gruppo, i comportamenti sono quelli giusti. La fascia gli è stata consegnata e rimarrà sul suo braccio. Per noi è il nostro capitano». Questo non significa che Danilo debba «al di là di tutto avere sempre e comunque un atteggiamento professionale perchè bisogna sempre tenere una linea di comportamento», sottolinea Bonato che poi spiega come ieri mattina, approfittando della mezza giornata di riposo, abbia convocato una riunione alla quale ha partecipato tutta la squadra. Il motivo? I troppi cartellini gialli rimediati in amichevole, più una espulsione, quella di Felipe: «Abbiamo affrontato l’argomento – conclude Bonato – perchè una squadra cresce anche migliorando i comportamenti. Un gruppo vero è quello che corre, le dà e le prende e poi si rialza e sta zitto. Io credo che questi ragazzi meritino fiducia perchè stanno gettando le basi per una stagione positiva. E il mix è quello giusto». Non resta che attendere la risposta del campo.
(Fonte: Messaggero Veneto)
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