Vicenza, Beduschi: “Difficile raccogliere il testimone di Sampirisi, ma se toccasse a me…”
martedì 19 Luglio 2016 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Non sarà semplice raccogliere l’eredità di Mario Sampirisi. Il terzino destro (ma all’occorrenza anche sinistro o centrale difensivo, e sempre con validi risultati) nei due campionati in biancorosso si è dimostrato uno dei più forti della categoria, e non a caso si è meritato una nuova chiamata in serie A: dopo il Genoa, ecco un’altra squadra rossoblu, il neopromosso Crotone. In attesa di nuovi innesti dal mercato, il Vicenza ha comunque in organico due giocatori che nel ritiro appena iniziato ad Andalo proveranno a candidarsi come possibili eredi di “Supermario”: il giovane Davide Bianchi (classe 1996), già aggregato in pianta stabile alla prima squadra lo scorso anno, e Andrea Beduschi, desideroso di mettersi alla prova in serie B dopo diverse esperienze in Lega Pro. Beduschi, benarrivato. Lei è stato tra i primi acquisti del nuovo Vicenza: come si è concretizzata la trattativa? “È stato tutto molto semplice, perché avevo già conosciuto il direttore sportivo Tesoro a Lecce: si era creata stima reciproca, così già dal finale dello scorso campionato, visto che in Salento ero in scadenza di contratto, avevamo cominciato a ipotizzare un mio arrivo a Vicenza. Poi l’intesa è stata raggiunta facilmente, ed eccomi qui, felicissimo di questa opportunità”. Tesoro la conosceva già, lei nel frattempo che idea si è fatto del Vicenza? “Ho chiesto un parere ad Alessandro Camisa, che era con me a Lecce dopo essere stato capitano qui, e ad Alessio Vita, con il quale avevo già giocato a Monza: entrambi mi hanno detto solo cose positive, poi la storia calcistica di questa piazza è nota a tutti, quindi non ho avuto alcuna titubanza nell’accettare un’offerta così importante”. Personalmente si descriverebbe più come un terzino di copertura o di spinta? “Mi sono sempre formato come difensore, facendo anche il centrale, quindi la mia priorità è quella di fermare le avanzate degli avversari, ma per fortuna ho anche una buona propensione alla corsa, quindi quando c’è l’opportunità di salire lo faccio più che volentieri”. La serie B, finora, l’ha solo “assaggiata” qualche anno fa… “Sì, sono bergamasco, cresciuto nel vivaio dell’AlbinoLeffe che a diciott’anni mi ha fatto debuttare in serie B. Da lì ho cominciato a girare un po’, sempre in Lega Pro, e adesso spero di essere pronto per poter dire la mia anche in un campionato prestigioso come quello di serie B”. Il preritiro a Vicenza le ha consentito di cominciare a conoscere i compagni e l’allenatore. Le prime impressioni? “Senz’altro positive, è un gruppo formato da bravi ragazzi, oltre che da bravi giocatori. Da difensore, mi fa particolarmente piacere avere al fianco persone come Adejo e Brighenti che hanno esperienza, disponibilità e qualità: da loro spero di poter imparare tanto”. È partito invece Mario Sampirisi, che ricopriva proprio il suo ruolo: per lei potrebbe anche rivelarsi un’opportunità da cogliere… “Mario lo stimo moltissimo, perché essendo anche lui nato nel 1992 spesso mi è capitato di affrontarlo nelle giovanili. Già da ragazzino aveva messo in luce grandi doti, e poi le ha confermate, trovando proprio qui a Vicenza la sua consacrazione. Non sarà facile per nessuno raccogliere il testimone da lui, ma se dovesse toccare a me darò il massimo e spero di poter a mia volta migliorare con la maglia biancorossa per rendermi utile ai compagni e farmi apprezzare dai tifosi come giustamente lo è stato lui”.
(Fonte: Giornale di Vicenza)
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