Chievo, si suda a Brentonico: più di due ore di allenamento. E Izco torna subito al gol…
sabato 9 Luglio 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Più di due ore in campo. Maran ha scelto la musica che preferisce da sempre, quella della fatica e del sudore. Al fresco di Brentonico non c’è compromesso che tenga. Nessuno ha mai pensato di adagiarsi sui cuscini morbidi della scorsa stagione, dei 50 punti e del nono posto. Togliere anche il minimo dubbio però non fa mai male, così il preparatore atletico Roberto De Bellis è partito subito in quarta. Tanto lavoro, sempre di qualità, la ricetta del Chievo non è mai sbagliata, nemmeno nella pace e al fresco di Brentonico. Tutti tirati a lucido, tutti a ripassare quella cultura del lavoro nata decenni fa nel laboratorio di Veronello. A Brentonico non si scherza. Allenamenti alle 9.30 e alle 17, la sveglia alle 8, alle 23 tutti in camera. Le vacanze sono già lontane.BRAVO MARIANO. Il primo gol dell’annata del Chievo è stato di Mariano Izco, quasi come se a guidare quel pallone fosse stato il regista di un film. Proprio Izco, uno di quelli che Maran sta monitorando con maggiore attenzione, finora ha risposto alla grande alle varie sollecitazioni. Il legamento del ginocchio destro che lo tiene fermo da quasi un anno non gli crea più fastidio alcuno. Spontaneo l’applauso dei compagni quando la sberla di Izco è finita in fondo al sacco. Le verifiche sono appena iniziate, ma lui non poteva partire meglio. Carico e deciso. Finora, insieme a Sorrentino, il vero acquisto del mercato del Chievo.SALTO DI QUALITÀ. Roberto Inglese sta lanciando messaggi chiari. Vuole allinearsi a tutti gli altri, rendere per l’intera la stagione come è stato l’anno scorso solo a tratti. Viaggia veloce Inglese, uno dei più tonici fra i percorsi di Brentonico. Deciso a guadagnarsi una maglia da titolare, convinto che il prossimo potrebbe davvero essere il suo anno dopo i problemi che l’hanno bloccato proprio sul più bello. Il Chievo è stato chiaro con lui, respingendo offerte sottodimensionate al suo valore e ripetendogli di avere molta fiducia. Inglese ha recepito perfettamente l’input, senza perdere altro tempo, neanche un minuto.COME UN RAGAZZINO. Il ritiro conterà molto per Dario Dainelli. Anche lui vuole capire bene, testare il suo ginocchio, verificare se l’infortunio di Villafranca a primavera è già passato remoto o se sono rimaste delle scorie. Le prime risposte sono altamente positive, anche se l’impiego di Dainelli almeno nelle prime amichevoli precampionato potrebbe essere ridotto rispetto agli altri. Meglio andarci cauti, ma le sensazioni iniziali sono ottime. Dainelli fino al 10 giugno è rimasto a Veronello a lavorare da solo. Grande esempio per tutti. Sempre in prima fila, sempre il solito impeccabile direttore d’orchestra della difesa anche a Brentonico. Altra certezza messa in cassaforte da Maran. Dainelli è tornato come nuovo.GIOVANI E FORTI. Bella sorpresa Jamin Jallow, classe 1996, attaccante gambiano che al Cittadella ha dimostrato di saperci davvero fare col pallone fra i piedi. A Brentonico sta disciplinando il suo gioco, imparando sempre più a giocare per la squadra mettendo le sue doti anche al servizio degli altri. Il calcio di Maran è così, prendere o lasciare. Serve soprattutto sacrificio. Jallow ha infilato un gran gol in partita e fatto intendere che per un futuro neanche troppo lontano sarà bene prenderlo in considerazione. Il domani del Chievo è nei suoi piedi così come in quelli di Troiani, Depaoli, Bobb, Damian, Miranda e nelle mani di Confente, portiere della Primavera. Maran li sta osservando con grande attenzione. Arriverà anche il loro turno.MOMENTO DI RELAX. Scatti in salita e dure sedute lasceranno spazio stasera a qualche ora di relax. La squadra al completo verrà presentata nel centro di Brentonico e applaudita da una comunità che ci ha messo un attimo ad accogliere il Chievo e a farlo sentire come a casa. Una pausa meritata dopo due giorni che sembrano lunghissimi per quanto i giocatori sono rimasti sul campo. Senza mai rallentare nemmeno per un attimo, sorvegliati dallo sguardo di De Bellis. Sarà così anche oggi. Per rifiatare ci sarà tempo.
(Fonte: L’Arena)
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