Udinese, Di Natale come Zanetti? Totò uomo immagine o team manager bianconero
mercoledì 6 Luglio 2016 - Ore 10:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Un ruolo simile a quello ricoperto all’Inter da Javier Zanetti, a metà tra scrivania e vetrina. Oppure qualcosa di più faticoso, ma anche di più sostanzioso in prospettiva futura, come il compito di mantenere unite squadra e società al fianco del direttore sportivo Nereo Bonato. Il campo no, a quello ha detto definitivamente addio. A meno di clamorose sorprese. Sono ore decisive per conoscere il futuro di Totò Di Natale. Il campione che ha scritto la storia dell’Udinese è rientrato dalle vacanze alle Maldive, ha reincontrato gli amici più intimi e – cosa più importante – sta per incontrare la famiglia Pozzo per il faccia a faccia finale. Il meeting è in previsione tra oggi e domani nella sede dell’Udinese, dove Totò tornerà dopo l’ultima partita giocata alla Dacia Arena (la sconfitta – con gol su rigore – patita contro il Carpi all’epilogo del campionato). Difficile, per non dire quasi impossibile, che continui a giocare. Di offerte ne ha avute, ma fino a oggi le ha rifiutate tutte. L’ultima, proveniente da Dubai e così succulenta da sfiorare i due milioni di euro d’ingaggio, l’ha scartata nel weekend. Di Natale attende l’Udinese, perché è qui che vuole restare. Sul tavolo c’è una doppia opzione. L’ex capitano bianconero potrebbe diventare il nuovo uomo immagine del club: rappresentanza, giacca e cravatta e ruolo istituzionale nelle sedi opportune. Il compito affidato a Javier Zanetti sia da Eric Thohir che dalla nuova proprietà cinese. In alternativa c’è un incarico dirigenziale simile al team manager: Totò diventerebbe l’uomo dello spogliatoio senza gli scarpini. Il classico tramite tra campo e dirigenza. Ma l’ex capitano potrebbe prendersi più tempo del previsto. Dopo l’incontro con la famiglia Pozzo, infatti, potrebbero passare ancora due mesi per ufficializzare la decisione.
(Fonte: Gazzettino, edizione di Udine)
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