Udinese, Di Natale appende le scarpe al chiodo e diventa responsabile delle giovanili bianconere?
sabato 18 Giugno 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Antonio Di Natale e l’Udinese, prove di futuro insieme. Nessun ripensamento, Totò non rivestirà la maglia numero dieci bianconera, lasciata nella serata conclusiva del campionato con un gol su rigore. Ma le vacanze, trascorse in compagnia della moglie Ilenia Betti, sembrano aver sgombrato il campo dai dubbi: Totò vuole smettere di giocare, e a conferma di ciò ha rifiutato offerte milionarie. La prossima settimana l’ex capitano tornerà dalle ferie e inizierà seriamente a porre le basi per la sua permanenza a Udine. Primo passo, comunicare la sua decisione finale alla società: all’Udinese, infatti, non sono ancora certi che il recordman bianconero voglia chiudere col calcio giocato. Dovrà essere Di Natale a pronunciare la parola fine, anche se agli amici più intimi avrebbe già comunicato di voler passare dal campo alla scrivania. Dall’altro lato ci sarà una società pronta a investire su chi le ha regalato una decade abbondante di gol e spettacolo. Il nodo è il ruolo che andrà a ricoprire Totò Di Natale nella sua seconda vita da tesserato bianconero. Sembra difficile un’immediata promozione nei quadri dirigenziali del club, che il napoletano potrà raggiungere eventualmente in seguito. Più facile che la sua carriera riparta dalle giovanili, un settore che Totò già cura da qualche anno in città. Ancona e Donatello sono due progetti privati, non legati al marchio Udinese, ma gestendoli Di Natale ha acquisito esperienza. L’opzione più probabile è quindi quella di un impiego a tempo pieno nelle selezioni giovanili bianconere, magari con il ruolo di responsabile. Cura dei talenti in erba e lavoro a stretto contatto con lo staff tecnico: la prossima settimana si parlerà di questo. In queste tre settimane, però, Di Natale è stato letteralmente sommerso dalle offerte. Le più vantaggiose (si parla di almeno due milioni per una sola stagione) sono arrivate dagli Emirati Arabi Uniti (Al-Ain), dalla Cina (Guanghzou Evergrande) e dagli Stati Uniti (New York Red Bulls e L.A. Galaxy). Contatti anche in Brasile con il Palmeiras, la squadra più italiana del Sudamerica. Offerte tutte rifiutate da Di Natale, che in testa ha un futuro lontano dal campo. Ma non di certo dal calcio.
(Fonte: Gazzettino, edizione di Udine)
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