Venezia, Favarin: “E’ una mossa di marketing, ma questo non è calcio…”
domenica 5 Giugno 2016 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Avevamo pianificato il ritiro, messo in movimento giocatori, iniziato la programmazione e invece…». È più incredulo che amareggiato Giancarlo Favarin, riconfermato e poi esonerato dal Venezia, che anche nell’era dell’americano Tacopina, come in quella del russo Korablin, l’ha scaricato dopo la conquista della promozione in Lega Pro. «Evidentemente sono proprio destinato male a Venezia – l’amarezza del tecnico toscano – e male mi portano i milanisti, visto che a Pisa ha preso il mio posto Gattuso; ora qui Inzaghi. Ci sono rimasto malissimo, ma la devo ingoiare, mi rimboccherò le maniche anche questa volta, come ho sempre fatto». In mattinata Favarin ha appreso sui siti internet e dalle decine di telefonate degli amici che il Venezia aveva cambiato rotta. Poi nel pomeriggio la conferma del ds Perinetti. «Ci vedremo domani a Coverciano per i ’dettagli’ – confida – la mia impressione è che sia una mossa di marketing e per l’immagine del club, ma questo non è calcio, solo pallone. Mi spiace perché la Lega Pro anch’io me l’ero conquistata con il lavoro e la fatica, c’era un accordo sulla parola che in caso di promozione sarei rimasto, invece eccomi a casa. Comunque un grazie di cuore ai tifosi capaci anche ieri di farmi sentire tutto il loro affetto, peraltro ricambiato». «No, non tornerò una terza volta a Venezia in serie D; semmai in Lega Pro» – la battuta finale di Favarin.
(Fonte: Gazzettino, edizione di Venezia)
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