Udinese, Gino Pozzo: “Abbiamo commesso errori, ora diamo una rinfrescata con Bonato e Iachini…”
venerdì 3 Giugno 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Gli effetti – a suo dire limitati – della vendita del Granada sull’Udinese, la salute del Watford e le strategie del gruppo privo della costola spagnola. Ma soprattutto il futuro del calcio in Friuli, che necessita di un cambiamento di rotta ritrovando i valori del recente passato. Gino Pozzo parla nel giorno in cui ha scelto il direttore sportivo per le prossime due stagioni (Nereo Bonato) e lo fa da Milano, dove ha condotto personalmente la trattativa.
VECCHIO METODO – C’è l’Udinese, al primo posto dei suoi pensieri. A chi lo accusa di aver speso poco risponde così: «La nostra linea non cambierà – spiega – Non si può parlare di budget aumentato per la prossima stagione. L’Udinese deve agire così, creando valore extra dai giocatori di un certo tipo». Poi si lascia andare a una considerazione che fonde recente passato e prossimo futuro: «Gli errori sono stati commessi proprio quando ci siamo discostati dalla nostra linea. A volte ci siamo mossi in maniera diversa e abbiamo sbagliato. Torneremo a fare quello che sappiamo, al meglio». Di nuovo in giro per il mondo alla ricerca di talenti a costo zero, fine delle operazioni su giocatori con trenta o più primavere sulle spalle. «Il Sudamerica tornerà a essere il nostro bacino – annuncia Pozzo – e abbiamo già buoni riscontri. Anche l’Africa viene monitorata attentamente. Dobbiamo dare una rinfrescata – ribadisce – perché le ultime sono state annate troppo pesanti. Ci servono nuovi giocatori con entusiasmo. Credo però che ci siano ottime qualità non espresse anche in questa rosa». Trattenere Cyril Thereau e Duvan Zapata è possibile, ma se uno dei due dovesse partire scatterbbe la caccia: «Ci servirebbe un bomber vero» chiude il ragionamento Pozzo.
GALASSIA E SPONSOR – Non c’è più il Granada, ceduto ai cinesi: «Ma la scelta non influirà in alcun modo sull’Udinese. Si tratta di gestioni, anche finanziarie, diverse. Aver perso il Granada ci ha tolto un po’ di potenzialità in Sudamerica, ma siamo già attrezzati con gli osservatori per ripartire. Era diventato difficile operare contemporaneamente in tre paesi europei. Il Watford è un fiore all’occhiello e crescerà ancora (l’ingaggio biennale di Walter Mazzarri è una conferma ndr) ma ora sono concentrato sulla rinascita dell’Udinese che conoscevo. Nuovi soci? Se sarà il caso faremo valutazioni indipendenti dalla cessione del Granada. L’Udinese non è in vendita. Red Bull? Vedremo».
IACHINI – Infine il tecnico, scelto personalmente da Gino Pozzo. «È il profilo adatto per il ritorno al passato di cui parlavo – conclude il patròn junior -. Ha grandi ambizioni e soprattutto sa lavorare con un tipo di squadra giovane ma con qualità. Lo abbiamo scelto per questo motivo e non deluderà le aspettative».
(Fonte: Gazzettino, edizione di Udine)
Commenti
commenti