Mercato Chievo, per la panchina spuntano anche Nicola, Giampaolo e Camplone
venerdì 27 Maggio 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
La corsa al successore di Rolando Maran è partita. Il nuovo allenatore del Chievo dovrà avere tratti ben distinti. Motivato soprattutto, con tanta cultura del lavoro. Capace di capire in fretta l’ambiente di Veronello e di calarsi il più in fretta possibile, magari subito, in una realtà diversa da tutte le altre. Maran ha già detto basta, nonostante altri due anni di contratto e un’intesa con l’Atalanta che sembra virtualmente definita. Al di là di dettagli che potrebbero essere perfezionati in attesa di formalizzare l’addio a Reja. Il Chievo intanto va avanti per la sua strada. Vagliando tanti allenatori. Pronto a voltare pagina.PISTA SFUMATA. Era la prima scelta del Chievo ma Stefano Pioli ascolterà il fascino della chiamata estera e andrà all’Anderlecht sciogliendo il contratto di un altro anno con cui era legato alla Lazio. Cercato soprattutto dall’Udinese con cui aveva un preaccordo per la prossima stagione, Pioli ha accantonato sul nascere la proposta del Chievo per privilegiare quella arrivata dal Belgio. L’Anderlecht, che ha chiuso il campionato al terzo posto dopo Bruges e Gent, è fuori dalla Champions ma garantirà comunque a Pioli la vetrina dell’Europa League, elemento che al tirar delle somme ha inciso parecchio nella decisione finale.VECCHIO AMORE. Nember non ha mai perso di vista Davide Nicola, con cui ha instaurato un bel feeling a Lumezzane prima che le strade si dividessero naturalmente. Uscito da Coverciano col massimo dei voti, Nicola ha portato il Livorno in Serie A tre anni fa quando tutti erano pronti a scommettere su un’ascesa bloccata invece prima dall’esonero di Livorno, dove ha comunque svolto un ottimo lavoro, e poi da quello di metà stagione a Bari dove aveva preso il posto di Mangia. A 43 anni Nicola è pronto per ripartire, forte anche dell’appoggio di uno come Nember che conosce quasi come le sue tasche.L’EMERGENTE. La Serie A ha messo in mostra l’essenzialità di Roberto Stellone, 39 anni, pratico allenatore che a Frosinone ha vinto un titolo Berretti di Lega Pro e prodotto il doppio salto dalla Lega Pro alla Serie A in appena quattro stagioni. Il curriculum parla da solo, valutato anche dal Chievo ma anche da altri. Stellone ha mercato ad esempio in Serie B, nome caldo pure per il Verona, a Frosinone diviso fra 4-4-2 e 4-3-3 con una concretezza di base che attira molti. Per di più senza alcun vincolo contrattuale. Il suo contratto, in scadenza a fine giugno, sarebbe stato prolungato di un altro anno solo in caso di salvezza. Operazione fallita, ma Stellone c’è andato vicino.MISSIONE IMPOSSIBILE. Marco Giampaolo senza vincoli e libero sul mercato, dopo aver chiuso una grande annata con l’Empoli, non può che attirare chiunque voglia andare sul sicuro e abbracciare idee innovative. Il suo prototipo di panchina è però distante da quel che potrebbe offrirgli il Chievo, dopo la grande stagione in Toscana il desiderio di Giampaolo è quello di fare il salto di qualità e guardare verso piazze di prestigio. Chiusa da Prandelli la strada della Lazio, resta in piedi l’ipotesi-Milan dove certo non gli non mancano gli estimatori. A partire da Arrigo Sacchi, sempre molto vicino a Berlusconi e che due anni fa offrì a Giampaolo la panchina della Nazionale Under 21. Il Milan vorrebbe però in panchina un grande nome. Magari Emery del Siviglia, che lascerebbe Giampaolo a spasso perché in Serie A di posti liberi non ne sono rimasti quasi più. FATTORE-SORPRESA. In Serie B ha fatto la sua bella figura Andrea Camplone, che non s’è mai confrontato con la categoria superiore ma che fra Perugia e Bari ha dimostrato di avere in testa concetti interessanti. Il suo futuro è in bilico, soprattutto dopo l’eliminazione del Bari dalla corsa alla Serie A mercoledì sera per mano del Novara. Nella lista c’è anche lui, così come tanti altri. L’ultimo Chievo vale cinquanta punti e il nono posto, appena dietro le grandi. Un’eredità da consegnare a mani parecchio forti.
(Fonte: L’Arena)
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