Pisa-Pordenone, Tedino: “Il ritorno? Io ci credo, chi non pensa all’impresa può stare a casa!”
lunedì 23 Maggio 2016 - Ore 15:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Alla fine del match Bruno Tedino va sotto la curva dei suoi tifosi e dice: «Io ci credo, anche voi dovete farlo». Insomma, il tecnico del Pordenone crede che questo 3-0, subìto all’Arena Garibaldi dal Pisa, si possa rimediare nella gara di ritorno, in programma al Bottecchia domenica prossima. «L’ho detto anche in spogliatoio – attacca in zona mista l’allenatore del Pordenone –: chi non pensa che l’impresa possibile può stare tranquillamente a casa. Il discorso qualificazione non è chiuso, anzi. Nel calcio ho visto di tutto, quindi noi non dobbiamo sentirci battuti. Da martedì (domani, ndr) voglio vedere una squadra nuovamente cattiva e che abbia l’intenzione di fare una settimana importante». Sul match di ieri sembrerebbe che ci sia poco da dire: Pordenone subito sotto di due gol e con una situazione di gara totalmente a favore del Pisa. «Sì – annuisce Tedino –, abbiamo incassato l’uno-due e l’avversario è andato a nozze per come gioca. E’ uscita tutta la sua forza fisica, ideale per ripartire. Abbiamo preso una rete, la prima, bruttissima. Si è provato a reagire, ma il 2-0 ci ha tagliato le gambe. Non è stato un match perso dal punto di vista tattico – continua il tecnico del Pordenone –. Io credo che il Pisa abbia avuto più cattiveria in alcuni momenti del match». I neroverdi all’Arena sono scesi senza 4 giocatori importanti. «Non voglio pensare a chi non c’era – afferma Tedino –: onore al Pisa e pensiamo al ritorno. Io voglio provarci e non ho intenzione di avere rimpianti: lavorerò duro per far sì che si possa ribaltare il match». L’ultima parola su Varela, autore di tre gol. «Ha avuto un impatto devastante sulla gara – chiude il tecnico –. Ma è stato tutto il Pisa a meritare il successo, non soltanto un giocatore». Sul fronte nerazzurro, una novità: una delegazione parte già oggi per preparare il ritiro, che dovrebbe essere a San Vito. La società toscana, nonostante il 3-0, partirà comunque due giorni prima per preparare il match del Bottecchia. «Perché nel calcio – interviene in sala stampa il trainer, Gennaro Gattuso – io ho visto la Madonna da vicino. A Istanbul, col Milan, sembrava che avessimo la Champions League in tasca dopo il 3-0 col Liverpool nel primo tempo. Poi l’abbiamo persa in 45’. Non è per nulla finita questa semifinale». Da martedì “Ringhio” vuole vedere un Pisa di nuovo rabbioso. «E che non lascia nulla al caso – continua l’allenatore nerazzurro –: da martedì penso solamente a caricare i miei ragazzi e far loro capire che manca ancora qualcosa per conquistare la finale. Anche perché – chiude sempre l’ex giocatore del Milan – il Pisa ha sofferto in molte gare in trasferta nel girone di ritorno. Quindi, attenzione alta e lavorare sodo perché può succedere qualsiasi cosa».
(Fonte: Messaggero Veneto)
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