Chievo, settimana decisiva per il futuro di Maran: in pressing Atalanta e Sampdoria, ma Campedelli…
lunedì 23 Maggio 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
A Bergamo il campo è più sgombro, Prandelli all’Atalanta non ci andrà. Maran è sempre più il primo della lista. Anche la panchina della Sampdoria potrebbe presto essere libera, se il Milan dovesse chiamare Montella. Maran avanza anche a Genova, seppur a piccoli passi. Il gioco a incastri continua ma la storia finirà, in un modo o nell’altro, entro la fine della settimana. Quando Luca Nember tornerà dal Sudamerica, solito giro perlustrativo di fine campionato del diesse mentre dall’altra parte del mondo si gioca ancora. Quando il nodo dell’allenatore, anche per una questione di tempi, dovrà per forza essere sciolto. PROGETTO IN DIVENIRE. Maran è diventato per distacco il preferito dell’Atalanta, una volta caduto nel vuoto il sogno del presidente Percassi di riportare a casa Cesare Prandelli che proprio a Bergamo cominciò il suo percorso da tecnico. Ci ha provato l’Atalanta ma Prandelli mira più in alto. Comprensibile. In corsa c’è anche Gasperini, in partenza dal Genoa anche se con un accordo in tasca fino al 2017. Il vero obiettivo è però Maran, a cui un contratto di altri due anni col Chievo non ha impedito di guardarsi attorno e prendere in considerazione altre proposte. Come quella dell’Atalanta, che sul piatto mette un disegno a medio-lungo termine col piatto forte del nuovo stadio di proprietà, pronto però solo fra quattro anni, che permetterà alla società dopo aver acquisito l’Atleti Azzurri d’Italia di trasformarlo in un impianto moderno e di generare ricavi ulteriori da trasferire al disegno tecnico. Senza Prandelli gli sforzi della dirigenza sono tutti o quasi indirizzati verso Maran che a Bergamo troverebbe una figura rassicurante come Giovanni Sartori con cui ha condiviso i primi passi del Chievo verso il grande calcio. DIETRO LE QUINTE. Maran ha tanti estimatori anche nella metà doriana di Genova. Ora ancora di più. Il primo a volerlo è Carlo Osti, il direttore sportivo che anni fa l’avrebbe volentieri portato volentieri all’Atalanta e che adesso lo vorrebbe alla Samp dove Montella è ancora in panchina ma solo perché è sotto contratto e alla Doria, nonostante le apparenze, non si naviga certo nell’oro. Un tecnico basta e avanza. Specie di questi tempi, specie là dove ci sono equilibri sottili. Il presidente Ferrero ha prima spodestato Montella quando pareva dovesse diventare commissario tecnico dell’Italia, salvo poi cambiare idea quando per la Nazionale è spuntato Ventura. Una mossa che ha spiazzato la Samp, costretta a tenersi Montella blindato da un contratto fino al 2018 con un ingaggio di un milione e quattrocentomila euro annui più una clausola rescissoria di un milione e mezzo. Discorso chiuso, almeno fino a sabato sera. Perché il Milan senza Europa, persa anche la Coppa Italia, potrebbe non ripartire da Christian Brocchi. La possibilità di liberarsi di Montella s’è così fatta di nuovo largo nella testa di Ferrero almeno quanto le intenzioni di prenderlo da parte del Milan, opzione sempre valida insieme a Giampaolo, Rudi Garcia ed Emery del Siviglia. L’ulteriore variabile a casa Samp è pure la poltrona del direttore sportivo, col gradimento forte di Ferrero per Daniele Pradè che alla Fiorentina ha già lavorato con Montella. CONTO ALLA ROVESCIA. La resa dei conti è vicina. Il Chievo parte da una base di 50 punti, risultato difficile ma non impossibile da replicare nonostante il rendimento deludente di Genoa, Samp, Udinese, Torino e Palermo sia difficilmente replicabile. Senza dimenticare la variabile-Cagliari, neopromossa che non s’accontenterà della semplice salvezza. A Veronello c’è un organico con un asse portante già scritto, con un Sorrentino in più, con l’eredità del nono posto e il quindicesimo campionato di Serie A degli ultimi 16 all’orizzonte. Le condizioni ideali per ripartire, forse anche troppo per chi come Maran si sente pronto per ricominciare un’altra missione. Anche lontano da panchine eccellenti come quella la Fiorentina, che per un attimo aveva pensato a lui. Quel che resta di certo è un accordo col Chievo per i prossimi due campionati, anche se fra allenatori e direttori sportivi il mercato di questi giorni è parecchio frenetico. La Sampdoria è sempre capace di tutto, l’Atalanta rimane in agguato. Il tempo però sta per scadere: a giorni la nebulosa che avvolge il mercato delle panchine dovrebbe finalmente dissolversi.
(Fonte: L’Arena)
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