Mercato Udinese, addio a Giaretta dopo tre stagioni: Pradé nuovo direttore sportivo?
domenica 22 Maggio 2016 - Ore 12:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Dopo l’allenatore, il direttore sportivo. E i “petali” della classica margherita da sfogliare sono almeno tre. Gino Pozzo, scelto e firmato Beppe Iachini per riempire la casella del tecnico, ha già comunicato a Cristiano Giaretta che l’Udinese non gli rinnoverà il contratto: cambierà ds dopo tre stagioni. Non un fulmine a ciel sereno, considerando che già da qualche settimana si era intuito che la società avrebbe virato anche nelle scelte dell’uomo che di solito siede dietro la scrivania e visto che da un po’ di anni ormai l’area tecnica è ben distinta da quella “manageriale” – il direttore generale è Franco Collavino – era una conseguenza immaginare un addio tra i Pozzo e il diesse pescato a Novara nell’estate del 2013. Tanto che Giaretta è già associato ad altre società in vista del prossimo campionato, il Palermo, per esempio, dove potrebbe affiancare il consulente di Maurizio Zamparini, Gianni Di Marzio. Non resta che scoprire chi prenderà il suo posto a Udine. E scendere nei particolari. A Firenze, dopo quattro anni, anche Daniele Pradè è in scadenza di contratto. Non resterà, in viola sta per tornare Pantaleo Corvino che si libererà dell’accordo in essere con il Bologna. Pradé è dunque tra i papabili e nei prossimi giorni inconterà Gino Pozzo a Londra, dove lo stratega di mercato ha il proprio quartier generale per seguire da vicino il Watford che nelle scorse ore, come avevamo anticipato, ha ingaggiato per la panchina Walter Mazzarri. Pradè non sarà l’unico a fare un viaggio di lavoro in Inghilterra. Anche il ds della Sampdoria, Carlo Osti, nonostante un accordo in essere, potrebbe cambiare aria e voler ascoltare le proposte bianconere. Il rapporto tra Osti e Vincenzo Montella (confermato dal presidente Massimo Ferrero) non è il massimo. Il terzo della lista ce l’ha già a Londra, visto che Nicola Salerno ha il ruolo di consultant del Watford. Il dirigente lucano non vorrebbe rientrare in Italia, stando alle ultime confidenze, in Premier ha trovato una nuova dimensione, ma il rapporto stretto con “the chief”, Gino Pozzo, potrebbe convincerlo a un ritorno in serie A. Questione di compiti. Di ruoli. Il futuro diesse dell’Udinese dovrà essere assolutamente il braccio destro di Pozzo jr. affinché non si ripetano più i vuoti di potere emersi nella scorsa travagliata stagione.
(Fonte: Messaggero Veneto)
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