Chievo, Sorrentino: ” Ho deciso di tornare a casa. Ed è come se mi scusassi con Campedelli perché…”

domenica 22 Maggio 2016 - Ore 13:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli

Una storia d’amore che è sbocciata dopo i silenzi e la lontananza. Luca Campedelli e Stefano Sorrentino si sono ripresi nella primavera dell’anima. Un po’ a sorpresa a dire il vero. Perché il Chievo in casa ha un altro titolare: Albano Bizzarri. Ma il ritorno di Sorrentino cambia tutti gli equilibri. Stefano si lega per tre anni alla società della Diga. Viene per prendersi un posto da protagonista. Non certo per svernare, non certo per fare panchina. Piaccia o non piaccia è così. Sorrentino, come tutti i grandi giocatori, divide le masse. L’ADDIO. Se n’è andato male. Storia vecchia. C’è chi non ha dimenticato. Non certo Campedelli. «Con il presidente siamo stati sei mesi senza parlarci» ricordava Stefano «poi, però, abbiamo avuto modo di ritrovarci, di parlare, di capire. Ed è iniziato una storia nuova. In più occasioni sono stato vicino dal tornare. Quando il Chievo ha preso Agazzi, quando c’era Corini».LA SCELTA. Tutto rimandato a questi giorni. La scelta è del presidente Campedelli che vede in Sorrentino un perfetto giocatore da Chievo. Magari non piacerà a tutti. Ma è andata così. In attesa, naturalmente, della firma, che oggi appare una formalità e della prima conferenza stampa ufficiale di Sorrentino. Che racconta così il suo passo d’addio al Palermo e apre subito la mente al Chievo.«Ho deciso di non rinnovare perché dopo un’annata del genere e dopo tanto tempo lontano dalla famiglia, ho deciso di tornare a casa». Non c’è più nulla da nascondere. Tutto è già stato anticipato nella conferenza nella quale il portiere ha salutato Palermo, la sua vecchia casa.TUTTO FATTO. «L’accordo col Chievo c’è, però, non ho ancora firmato». Fulmine a ciel sereno? Non proprio. Perché, come ha spiegato più volte Sorrentino, i due amanti si erano ritrovati per strada. Solo baci, nessun abbraccio. Fino al contatto fatale. Il passato era stato caratterizzato da momenti dolci e burrasche. E qui il pensiero di Sorrentino porta solo conferme di quanto già detto dal giocatore in precedenza: «Ai tempi c’era stata una rottura. Ma non ebbi discussioni con Campedelli. Anni fa ci siamo chiariti e in ogni sessione di mercato ha provato a riportarmi al Chievo. Non mi era piaciuto lasciare in quel modo, è come se gli stessi chiedendo scusa». TITOLARE. E adesso? Sorrentino torna a Verona per essere numero uno, non certo riserva. Uomo spogliatoio. Non cerca popolarità. La trova sul campo. Spesso decisivo in maglia Chievo. Nessun pelo sulla lingua. Sorrentini non può di certo passare inosservato. Viene a Verona per prendersi il posto che oggi è di Bizzarri. Sfida tra vecchie volpi. «Chi mi conosce sa che non vado via per fare il secondo. Mi ha chiamato persino un’importante squadra italiana per farlo e ho detto no». L’importante squadra italiana è il Napoli che in questi giorni aveva pensato proprio a Stefano per il ruolo di secondo portiere. Ma Sorrentino aveva già deciso: tornare più vicino agli affetti, stare con la famiglia, ripartire dal Chievo. Pure l’Atalanta lo aveva cercato per il dopo Sportiello. Ma anche lì il portiere non ha vacillato. SIRENE. Sorrentino ha retto l’urto di una stagione che ha regalato la salvezza al Palermo solo all’ultima giornata nella sfida vinta al Barbera contro il Verona di Gigi Delneri. Anche quest’anno ha saputo essere determinante nei momenti più critici del campionato. A gennaio avrebbe potuto cambiare aria. Pare ci sia stato anche un timidissimo interessamento dell’Hellas.La vera offerta, di quelle da non rinunciare, era giunta, invece, da oltre oceano. Per lui si erano mossi i Los Angeles Galaxy. Tanti dollaroni, una scelta di vita. Ma ancora una volta hanno prevalso le ragioni del cuore. «E nel cuore» aggiunge «porto con me Torino e Chievo». La chiamata del presidente Campedelli non lo ha trovato di certo insensibile. E i due si sono ritrovati.I NUMERI. Per Stefano, classe ’79, parlano i suoi numeri. Entra nel ventesimo anno di attività tra i professionisti. Sarà per lui l’undicesimo campionato in serie A. Con il Chievo si era lasciato nel gennaio 2013. In tutto quattro stagioni e mezzo trascorse a Verona. I gettoni collezionati con la maglia del club di Campedelli sono 165. In totale, tra i professionisti, tenendo conto anche delle esperienze con Aek Atene e Recreativo Huelva, Sorrentino ha toccato quota 526. Rieccolo.

(Fonte: L’Arena)

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