Udinese, De Canio: “I tifosi sono stati fantastici, li ringrazio uno a uno perché l’Udinese sono loro!”
sabato 21 Maggio 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Sentire che forse sarebbe arrivato un nuovo allenatore forse non ha giovato alla squadra. Forse in quel momento si è smesso di seguire alla lettera l’allenatore che c’era. Il calo dell’ultimissimo periodo potrebbe essere spiegato anche così». Il giorno dopo, parla l’uomo del giorno prima. Gigi De Canio non vuole la polemica, cerca di evitarla come uno slalomista, ma alla fine un sassolino se lo toglie. E indica anche nelle voci (veritiere) sull’arrivo di un nuovo tecnico una delle concause che hanno contribuito a far rischiare la B all’Udinese. «È anche possibile – spiegherà poi – che con nove punti di distacco dal pericolo a quattro giornate dalla fine sia subentrato un fisiologico rilassamento e che qualcuno si sia accontentato». Sono le prime parole del tecnico materano da quando ha ricevuto il benservito dall’Udinese. Tutto il resto non viene intaccato da un momento no. Due vittorie, tre pareggi, dieci gol fatti in nove partite: questo il bottino messo insieme da De Canio una volta subentrato a Stefano Colantuono. I numeri della salvezza. «Mi fanno piacere – analizza il tecnico – ma non sono così importanti come si potrebbe pensare. Lo è altro, come ad esempio la sensazione che si percepiva dalle tribune, cioè quella di una squadra che aveva ritrovato un’anima. Abbiamo espresso un gioco e di questo sono felice, senza rimpianti. Tutto poi va contestualizzato. Quando si subentra ad un altro tecnico – prosegue De Canio – evidentemente c’è qualcosa che non va. A quel punto conta davvero solo il risultato richiesto dalla società, e io l’ho portato a casa con una giornata di anticipo. Il tempo per lavorare non era molto». Chiusura dedicata ai tifosi bianconeri, i veri vincitori di un’annata nera: «Sono tornato perché mi ricordavo di questo ambiente – termina il suo intervento il Deca – e non mi sono sbagliato. Sono stati tutti fantastici, sia con me che con i giocatori. L’Udinese è dei friulani e credo di averla fatta tornare tale almeno in parte. Li ringrazio tutti, uno a uno, l’Udinese sono loro».
(Fonte: Messaggero Veneto)
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