Mercato Chievo, “portiere vecchio fa buon brodo”: da Bizzarri a Sorrentino, la storia si ripete…
giovedì 19 Maggio 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Portiere vecchio, fa buon brodo. L’arrivo al Chievo del 37enne Sorrentino conferma l’adagio che vuole la porta gialloblù difesa da giocatori esperti. Poco più di vent’anni fa, il primo inossidabile del Ceo fu quell’Enzo Zanin che partecipò alla scalata del club fino al calcio che conta. In difficoltà nelle uscite e figlio di un ruolo che non conosceva i piedi, Zanin era davvero bravo fra i pali. Fu sostituito con Borghetto e il giovanissimo Gianello, ma nelle annate successive i giovani non trovarono grande spazio, visto che venne addirittura chiamato il veneziano Caniato, un sosia di Cervone con lineamenti più dolci e carini, ma sicuramente meno bravo dell’ex romanista.Nell’estate del 1998 con Mimmo Caso arrivò Flavio Roma che il Chievo aveva incrociato al Martelli giovanissmo nel braccio di ferro col Mantova nell’anno della serie C. Roma rimase una sola stagione e poi spiccò il volo tanto da diventare poi portiere della Lazio, del Monaco e del Milan. Nell’estate del 2000 arriva al Chievo Gigi Delneri. Il diesse Sartori dopo aver sfiorato l’obiettivo grosso con Baldini, punta ad avere una squadra competitiva per giocarsi la serie A. « Con i tre punti noi giocheremo sempre per vincere, il pari non serve a nulla». Questo il credo di Delneri che avrà in Sergio Marcon un portiere di grande affidabilità, ma già trentenne. I gialloblù vinsero il campionato. Marcon era molto agile e reattivo soprattutto in mezzo ai pali. La serie A si apre con una novità: Marcon dovrà giocarsi il posto con un certo Cristiano Lupatelli. Il calcio spregiudcato di Delneri con la linea difensiva molto alta fece assomigliare il «Lupo» a quel Jangbloed che giocava con l’8 sulla schiena e aveva le ginocchiere, ma soprattutto era di fatto il libero della grande Olanda, tanto era chiamato al lavoro fuori dall’area. Lupatelli fu determinante nelle uscite. Celebre uno scontro con Inzaghi a San Siro che costò il ginocchio all’attaccante, meno celebre il suo liscio nella gara interna con l’Inter. Lupatelli fu il primo portiere europeo del Ceo. Al Maracanà di Belgrado parò un rigore a Pjanovic. Ci sapeva fare il «Lupo» sui rigori. Da lui in poi, il Chievo targato Sartori e poi Nember è sempre andato sul sicuro con i portieri.Luca Marchegiani giunse in riva all’Adige nell’estate del 2003. Con Bierhoff, già presente nel 2002, è stato forse il giocatore più titolato acquistato dal Chievo nei primi anni 2000. Serio e professionale quando giocò nel Chievo aveva già 37 anni. Inutile parlare delle grandi qualità di Marchegiani, forse fra i migliori portieri anni novanta. Via lui, ecco un altro che avrebbe avuto un ruolo nel film di Sorrentino, non Stefano, ma Paolo: «Youth».Al Bottagisio nell’estate del 2005 giunse Alberto Fontana, soprannominato naturalmente «Jimmy».All’epoca aveva 31anni. Molto attento tra i pali e una vera «molla» negli intrevnti ravvicinati .L’anno dopo arrivò dal Lecce un altro over 30: Vincenzo Sicignano, 32 anni. La squadra subì il contraccolpo dell’eliminazione nei preliminari di Champions League con il Levski Sofia. Sicignano non ebbe molta fortuna in gialloblù ed allora nel finale giocò spesso Lorenzo Squizzi, scuola Juve. Era il vice, ma nella stagione successiva in B fu il vero titolare con 41 partite giocate. Oggi è il preparatore dei portieri giallobù. Una volta ritornati in serie A, ecco il «Sorrentino Uno». Forte fisicamente, spericolato nelle uscite e con grande personalità, totalizzò 163 presenze prima di accettare a gennaio del 2013 il Palermo. In porta con continuità andò il 33enne Puggioni. Nell’estate del 2014 ecco l’eccezione. Il Chievo di Corini punta su Bardi non ancora 22enne, ma alle sue spalle arriva Albano Bizzarri 37enne. Maran subentrò a Corini dando il via libera al portiere argentino , che il prossimo novembre compirà 39 anni. Dall’altro ieri ecco di nuovo Stefano Sorrentino per la porta del Chievo.Son 37 gli anni, a dimostrazione che nella porta del Chievo, vecchio è davvero bello.Sorrentino è stato protagonista assoluto della salvezza del Palermo. Integro e con grande motivazione, l’ex numero 1 rosanero ha frimato un contratto biennale più opzione per il terzo col Chievo. Insomma a 40 anni o farà la chioccia oppure giocherà nella porta più vecchia d’Italia: quella del Chievo.
(Fonte: L’Arena)
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