Udinese-Carpi, caccia alla vittoria per “Totò” ma non solo: in ballo c’è la suddivisione dei diritti tv…
sabato 14 Maggio 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Non sarà soltanto una festa per la (sofferta) salvezza, per l’addio a quel simbolo dell’Udinese che è stato, per un decennio, Di Natale. In ballo ci sono punti salvezza – si augura il Carpi –, in ballo c’è anche la torta dei diritti tv per la suddivisione dei soldi del contratto adesso e nel futuro. In società si respira un’aria particolare. La macchina organizzativa per quello che sarà un autentico evento – il primo di “marca bianconera” dopo il lusso della partita amichevole tra Italia e Spagna – è in azione. La prevendita sta andando a gonfie vele, i tifosi friulani vivono il conto alla rovescia per l’addio a Totò e quindi la serata ruoterà attorno a tutta una serie di iniziative che trasformeranno una semplice partita in uno spettacolo vero e proprio, agevolato dalle nuove strutture dello stadio Friuli. Ma se il marketing e la promotion non sono solo due termini anglosassoni ma anche un aspetto del calcio di adesso, dall’altra parte bisogna anche valutare con attenzione gli aspetti agonistici non devo essere trascurati. Per questo quella che può essere etichettata come l’area tecnica del club bianconero non considera indifferente il risultato di domenica sera. Perché non è vero che non c’è differenza tra il 17º posto e il 13º, là dove ancora l’Udinese può arrivare in caso di successo sul Carpi. D’accordo, la Samp dovrebbe al massimo pareggiare (oggi con la Juventus), Bologna e Atalanta perdere (domani in casa di Chievo e Genoa), ma chiudere a quota 42 è comunque un obiettivo che influirebbe solo sul morale, ma anche sui conti, visto che ballano circa un milione e 200 mila euro tra il sorpasso e uno stop casalingo che, sommato al pareggio del Palermo, collocherebbe la squadra di De Canio al primo posto utile per la salvezza. Il 5 percento della torta dei diritti tv, infatti, viene divisa in base al piazzamento in campionato: una cifra intorno ai 47 milioni da dividere tra le venti squadre della serie A, ma non in parti uguali. Vincere lo scudetto porta nelle casse 4,5 milioni, mentre il 17º posto vale 900 mila euro. Ogni posizione, poi, incrementa il premio di una cifra che oscilla tra i 200 e i 300 mila euro. Insomma, scalare quattro posizioni sul filo di lana porterebbe un tesoretto da investire durante l’estate, visto che non sono pochi i cambiamenti annunciati per ridisegnare l’Udinese che verrà. Non solo, un’altra fetta dei diritti tv viene divisa tenendo conto dei risultati degli ultimi cinque anni e ultimamente non sono esaltanti: mettere in fila un 13º, un 16º e un 17º posto dopo un 3º e un 5º (nell’era Guidolin) abbasserebbe ulteriormente le entrate.
(Fonte: Messaggero Veneto)
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