Mercato Chievo, Meggiorini rinnova: “Spero di chiudere la mia carriera qui”. E firma anche Inglese
sabato 14 Maggio 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
La miglior difesa è l’attacco e il miglior attacco è quello che sa difendere. Lo sanno bene al Chievo dove hanno pensato altrettanto bene, sulla scia dei rinnovi celebrati nei giorni scorsi, di prolungare l’esperienza in maglia gialloblù di Riccardo Meggiorini e Roberto Inglese, colonne del reparto avanzato 2015-’16 e, a questo punto, pure delle prossime stagioni. Per entrambi il club ha pensato a un legame con (impegnativa) scadenza al 2020: «Loro sono il futuro, e questo è davanti a tutti, ma sono anche il presente del Chievo», l’investitura del presidente Luca Campedelli da Veronello. «Speriamo di toglierci tante soddisfazioni assieme».Un assist raccolto al volo dal «Meggio»: «Sono orgoglioso di questa fiducia e ringrazierò sempre Campedelli anche per avermi riportato a casa», spiega. «Del resto ho sempre sentito il Chievo molto simile a me perché anch’io mi sento incline al sacrificio, alla grande umiltà. Qui c’è un gruppo che ha sempre voglia, ha sempre fame proprio come il sottoscritto. Spero davvero di chiudere la carriera qui. La firma? Non ci ho pensato neanche mezzo secondo, proprio com’era successo quando sono arrivato».Sia per lui che per Inglese il chiodo fisso è quello di crescere, migliorare, timbrare magari qualche gol in più: «Ma questo era il mio primo anno di Chievo e di Serie A e già mi ha insegnato molte cose», precisa l’attaccante abruzzese. Quanto ai prossimi anni, «prima vengono gli obiettivi di squadra. Io, è ovvio, vorrei impormi in questa categoria, è una cosa che sogno fin da bambino. E credo che questo sia l’ambiente ideale: mi piacerebbe consolidarmi in A proprio in questa società che mi ha dato tanto».«L’idea è sempre quella di mantenere la categoria», aggiunge Meggiorini, «e se riusciremo a farlo discretamente come negli ultimi due anni sarò felicissimo. Ripetersi è sempre dura ma le basi per far bene qui ci sono tutte». Due parole pure sul feeling, ormai robustissimo, con i supporters della Diga: «Queste due salvezze col Chievo mi hanno dato tanto» e «le incomprensioni coi tifosi sono durate solo i primi giorni. Poi è sempre il campo che deve parlare e dimostrare quanto ci tieni veramente a una squadra». Squadra che, tra parentesi, è ormai una presenza fissa del campionato, a livelli pure sorprendenti: «È chiaro che la continuità di questa squadra in A è nota a tutti però non facciamoci fregare», avvisa il bomber di Isola. «Mai sentirsi troppo sicuri, la sfida dell’anno prossimo sarà proprio quella di non sentirsi arrivati o per forza già salvi dall’inizio. Ogni campionato ha la sua storia». E Inglese: «Arrivare tra le prime dieci non è cosa di tutti i giorni e il difficile sta proprio nel sapersi confermare ma lo spirito è quello giusto: ci riproveremo subito».I ricordi del campionato che si concluderà domani sono ancora freschi. Ed entusiasmanti: «Non dimenticherò mai l’esordio, emozione grandissima insieme a quella del mio primo gol», fa Inglese. «Ma non dimentico neanche la partita del 6 gennaio, la cinquecentesima del Chievo in A. Rimontare per tre volte una squadra come la Roma resta un ricordo che porterò sempre con me».Meggiorini rilancia: «Quella con la Lazio è stata la partita perfetta. Di tutti. Poi devo dire che ci siamo tolte tante altre soddisfazioni, già la partenza ci aveva dato fiducia e permesso di partite in vantaggio rispetto alla altre squadre che si dovevano salvare», spiega. «Poi c’è stata la vittoria di Genova con la Sampdoria. È stata quella che ha praticamente chiuso il campionato». E seppellito i dubbi deli scettici irriducibili.
(Fonte: L’Arena)
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