Mercato Chievo, futuro incerto per Maran: sotto contratto fino al 2018, ma…
martedì 10 Maggio 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Il tavolo è già pronto da un pezzo. Con le facce di sempre: Campedelli, Nember e Maran. La settimana dopo il Bologna può essere già quella giusta per chiarire il quadro. Per il futuro del Chievo e del suo allenatore. Il nono posto, da blindare almeno pareggiando domenica nell’ultima di campionato, sarebbe il quinto miglior piazzamento delle 14 stagioni di Serie A giocate finora. I punti all’epoca furono 44, in un campionato ancora a 18 squadre. Tre in più del Lecce, due meno della Sampdoria. La società non ha fretta, nemmeno di decidere il futuro di Rolando Maran. Al Chievo ieri, oggi e domani. Perché il suo accordo scade nel 2018 e perché i contratti sono fatti anche per essere rispettati. E motivi per stracciare quello di Maran adesso non ce ne sono.La Serie A in questo momento offre, classifica alla mano, solo otto potenziali opzioni migliori del Chievo. E la base creata la scorsa estate assicura continuità e valori chiari anche per la prossima stagione al di là dell’asticella che società come Genoa, Sampdoria, Udinese, Torino e Palermo se si salverà certamente proveranno a riposizionare più in alto. Le bocce non sono ancora ferme, lo scenario di adesso potrebbe cambiare in fretta ma ora come ora la casa di Maran è ancora Veronello. Non fosse altro perché i contratti valgono più di intenzioni e gradimenti.MERCATO AFFOLLATO. Maran è molto chiacchierato, apprezzato, stimato. «Ci fa piacere, vuol dire che si è lavorato bene», ha sempre detto Luca Nember, diesse che ha introdotto al Chievo il teorema di una rosa leggermente ridotta rispetto al passato ma con interpreti di qualità che hanno prodotto una competitività tale da tenere tutti sulla corda anche quando molti altri si sentono già in vacanza. E i risultati lo dimostrano. Il mercato degli allenatori sta facendo il suo corso ma Maran è ancora saldamente l’allenatore del Chievo. «Non posso dire ora se rimarrò di certo anche l’anno prossimo», ha comunque continuato a ripetere Rolly in queste ultime settimane, soprattutto per una questione di coerenza di chi sa che nel calcio tutto può cambiare da un momento all’altro. Dei punti fermi però ci sono già. Fare il salto di qualità per Maran, ora come ora, significherebbe soprattutto sedersi sulla panchina di una fra la deludente Lazio o l’altalenante Fiorentina. A Roma però i pensieri sono rivolti – pare – più verso Cesare Prandelli o Vincenzo Montella, se la società decidesse di sostituire Simone Inzaghi, comunque ancora perfettamente in corsa. La Lazio vuole un nome di spessore e nessuna scommessa. Verso Maran aveva guardato invece con parecchio interesse la Fiorentina, quando il braccio di ferro fra Paulo Sousa e la proprietà era ancora in corso. Tutto spento dalle parole del direttore sportivo Daniele Pradè, che ha confermato il portoghese «perché con lui abbiamo iniziato un progetto e in quella direzione, tutti insieme, vogliamo andare avanti». CERCHIO QUASI CHIUSO. In giro non resta molto altro. A Pradè s’è accodato Gianluca Petrachi, uomo-mercato per eccellenza del Torino, che ha spento ogni voce e garantito la fiducia a Ventura, a un certo punto fortemente in discussione e non più così amato dalla piazza. Chi sta davvero guardando con complicità verso Maran piuttosto è la Sampdoria che però ha in testa pure Iachini e Giampaolo, pronto a lasciare Empoli per prendere il posto di Montella legato alla Doria da un altro anno ma ormai ai titoli di coda dopo le frizioni con la dirigenza e il derby col Genoa da cui è uscito con le ossa rotte. Difficile che su Maran possa tornare, come accadde la scorsa estate, l’Udinese.Che non terrà De Canio ma che ha in mente soprattutto Stefano Pioli, pur reduce dall’annata negativa alla Lazio, e Massimo Oddo, che sta lavorando benissimo a Pescara. Il Genoa, altra delusa della stagione, ha puntato tutto su Ivan Juric appena promosso in Serie A col Crotone anche se Gasperini, che piace comunque ad Atalanta e Cagliari, ha un contratto di altri due anni così come Donadoni, confermato a Bologna. Maran piace a tutti ma tanti tasselli stanno velocemente andando al loro posto. E il Chievo va avanti per la sua strada.
(Fonte: L’Arena)
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