Udinese salva, Pozzo jr.: “Servono più soddisfazioni e meno preoccupazioni. E se Di Natale vuole…”
lunedì 9 Maggio 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
È rimasto incollato sulla sua poltroncina fino al fischio finale. Impassibile o quasi. Un sussulto e un sorriso appena abbozzato gli sono sfuggiti solo quando la Lazio ha segnato il gol dello 0-3 con il Carpi. In quel momento Gino Pozzo ha capito che l’Udinese si sarebbe salvata. Come, a questo punto, ha poca importanza. Seduto tra la sorella Magda e l’agente Claudio Vagheggi vicino al quale c’era il direttore sportivo Cristiano Giaretta, il figlio del patron, che ormai da anni ha in mano la gestione sportiva della squadra, ha sofferto come non gli capitava da tempo e al fischio finale dell’arbitro Rizzoli è scattato come una molla verso il bar della tribuna centrale dove è stato improvvisato un rapido brindisi. «Va bene così – le sue prime parole –, il risultato finale era l’unica cosa che contava e l’abbiamo ottenuto. Adesso aspettiamo la fine del campionato e poi ci metteremo a fare tutte le valutazioni del caso. Da parte mia va un plauso all’allenatore e ai ragazzi che nel momento decisivo hanno saputo tirarsi fuori da una situazione delicata». Gino Pozzo mai come in questa occasione ci tiene a fare un ringraziamento a quei mille tifosi che hanno seguito la squadra fino a Bergamo. «Questo è l’aspetto più bello della giornata – sottolinea –. L’Udinese è amata dai friulani e aver avuto questo supporto per la squadra è stato davvero importante. Adesso dobbiamo cominciare a lavorare per regalare a questa gente qualche soddisfazione in più e qualche preoccupazione in meno». Sull’argomento interviene anche Magda Pozzo: «I veri vincitori di questa giornata sono i tifosi, davvero commoventi. Sono felice soprattutto questa gente. Adesso in occasione della prossima partita con il Carpi vogliamo preparare una grande festa per loro». La festa avrà un grande protagonista: Totò Di Natale. Il capitano la scorsa settimana ha ripreso ad allenarsi per essere a disposizione di De Canio e a meno di intoppi dell’ultima ora dovrebbe esserci. «La salvezza ottenuta con una giornata di anticipo – riprende Gino Pozzo –, ci mette nelle condizioni di preparare per il nostro capitano una festa doverosa. Lui è il calciatore più forte della storia dell’Udinese e merita di essere salutato con i giusti onori. Purtroppo l’infortunio ci ha impedito di poter contare su di lui nelle ultime gare, ma con il Carpi speriamo proprio ci sia». Gino conclude con un pensiero sul futuro del capitano: «Come abbiamo sempre detto dipende da lui. Se vuole continuare a lavorare in società ben venga».
(Fonte: Messaggero Veneto)
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