Udinese-Chievo, chi al fianco di Meggiorini? Le quattro alternative, con Inglese favorito su…
sabato 16 Aprile 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Una maglia pesante. Quattro in corsa, tutti con dei buoni motivi per essere titolari ad Udine vicino a Meggiorini, motore dell’attacco del Chievo a cui è sempre complicatissimo rinunciare. La classifica viene prima di tutto, non serve una partita ad hoc per ricevere risposte da questo o quel profilo. Maran sceglierà in base alle esigenze della contesa e alle facce dei suoi. All’andata, con Meggiorini, giocò Paloschi che adesso non c’è più. Domani sarà un’altra storia.LE CARTE DI ROBERTO. Non è titolare dal derby con l’Hellas, tornato col Palermo e per un tempo col Carpi sabato. Roberto Inglese l’ultimo gol l’ha segnato proprio all’Udinese dopo quello alla Samp alla prima da titolare in Serie A e il bis venti giorni dopo col Carpi nel suo novembre magico. Tre gol in un mese, nessuno nei quattro successivi. Digiuno fisiologico, che nulla toglie al valore di Inglese e alle prospettive di un attaccante già adocchiato da molti. Riprendere il vizio però sarebbe l’ideale, magari il più in fretta possibile. Magari già a Udine, come ha suggerito sabato la staffetta all’intervallo con Floro Flores. Per il bene del Chievo così come per lanciarsi in una volata, quella del mercato, che certamente lo vedrà protagonista dell’estate.I NUMERI DI SERGIO. Maran ci penserà fino alla fine, come da prassi, prima di varare una prima linea in cui starebbe benissimo anche Sergio Pellissier, fresco di acuto da tre punti al Carpi giusto per ricordare a tutti che 96 gol in Serie A è fatturato per pochi anche se a Udine, oltre all’opportunismo e alla freddezza sottoporta, serviranno soprattutto sacrificio e corsa per novanta minuti ed oltre. Osso durissimo l’Udinese, più sereno di qualche settimana fa ma non ancora salvo del tutto. Pellissier il segnale l’ha mandato. Forte e chiaro. Il capitano in più all’Udinese ha segnato già sei gol, solo uno in meno delle sue vittime preferite Lazio e Siena.LA SORPRESA-PAUL. Solo cinque volte in campionato Paul Mpoku è partito fra i primi undici. Un tempo ad Empoli, il 23 agosto, al debutto. La seconda con la Juve il 31 gennaio, dopo i problemi allo zigomo per lo scontro con Felipe Melo davanti all’Inter ma anche una stagione lontana dalle aspettative di tutti. Lampi di genio e pause prolungate, senza quell’intensità che al Chievo non puoi non avere. Con o senza il pallone fra i piedi. Sulle qualità del giocatore, vero colpo del mercato d’estate, tutti continuano a giurare. Il treno del Chievo però è andato più veloce di lui, tanto da farlo restare spesso indietro perché intanto certi equilibri Maran li aveva trovati ed anche belli solidi. Ci stanno annate così ma Mpoku resta un patrimonio della società, di fatto già riscattato dallo Standard Liegi e con un contratto di altri due anni. Il futuro è suo, certo più del passato recente. Qualche risposta potrebbe arrivare anche a Udine.I COLPI DI ANTONIO. Stavolta dovrebbe andare in panchina, anche se per Antonio Floro Flores vedere Udine significa ricordare in un attimo 166 partite e 32 gol anche con partner d’attacco come Sanchez e Cuadrado. Fra due mesi gli anni all’anagrafe saranno 33, col Chievo ha un contratto di altre tre stagioni. La carta di gennaio per sostituire Paloschi è sempre pronta all’uso, magari non straordinario con Palermo e Carpi ma comunque uno di quelli capaci di estrarre dal cilindro il colpo giusto quando meno te l’aspetti. Ad Udine dovrebbe accomodarsi in panchina anche per godersi il nuovissimo Dacia Stadium, la sua casa quand’era ancora il Friuli. A vantaggio molto probabilmente di Inglese.
(Fonte: L’Arena)
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