Udinese-Chievo, Maran a caccia della quarta vittoria consecutiva: ci è riuscito solo Delneri…
venerdì 15 Aprile 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Lassù dove osano le aquile o, un po’ meno poeticamente, dove solo Gigi Delneri è arrivato, può arrampicarsi pure il Chievo di Rolando Maran. Che, tagliato e celebrato con dovizia il tris di vittorie, può adesso cimentarsi con lo step successivo ovvero il filotto da quattro. La stagione della caccia ai record prosegue. Così come si ripresentano quasi in fila indiana, uno dietro l’altro, tutti gli obiettivi che i gialloblù possono adesso centrare oltre a quello, basico, della salvezza, per la quale manca solo il sigillo (atteso a breve) della matematica.IL SUPERFILOTTO. Quattordici campionati di Serie A da ultimare con 514 partite sul groppone eppure molto raramente il Chievo è andato oltre le due vittorie consecutive. La circostanza, per la precisione, si è verificata sei volte, piuttosto ben distribuite nel percorso affrontato nella massima categoria.Come si accennava una sola volta la squadra della Diga ha indovinato il poker. C’era Gigi Delneri in panchina, il Chievo non era più una rivelazione assoluta ma una sorta di meraviglia in assetto costante. Meglio, una mina vagante ben posizionata nella classifica della Serie A. Più o meno come oggi.Il filotto iniziò alla settima giornata quando i gialloblù presero a sberle il Milan grazie ai centri di Marazzina, Bierhoff e Federico Cossato vanificando quelli di Shevchenko e l’altro, giunto in extremis, di Tomasson. Era il 26 ottobre 2002: il 10 novembre successivo la striscia si completò col roboante 4-1 all’Atalanta. Di mezzo la zampata di Pellissier a Parma (primo centro del capitano in A) e il 3-0 rifilato al Perugia nel recupero della gara inizialmente programmata per il 10 ottobre.TERNE. Cinque volte invece l’infilata di successi gialloblù si è fermata al terzo exploit. La prima delle quali ancora con Delneri a governare le operazioni.L’amarcord torna nuovamente alla stagione di grazia 2002-’03, poco dopo il poker autunnale quando la corazzata gialloblù, dopo aver espugnato Piacenza (3-0 firmato da Della Morte, Bierhoff e Pellissier) zittì prima il Como al Bentegodi e poi, soprattutto, la Roma all’Olimpico grazie all’acuto a tempo quasi scaduto di Federico Cossato.Per ritrovare un’altra striscia altrettanto favorevole bisogna poi passare al campionato 2009-’10 con Mimmo Di Carlo titolare della panchina. Il periodo è quello compreso tra la 14esima e la 16esima giornata, quindi tra l’1-0 al Palermo griffato Elvis Abbruscato e il 2-1 alla Fiorentina timbrato da Pinzi e Sardo. Di mezzo il 2-0 in trasferta, sul campo del Livorno, ottenuto grazie alle prodezze di Luca Rigoni e Sardo. Due le triplette firmate «Genio» Corini. La prima rimanda al campionato 2012-’13, inaugurata dallo strepitoso 4-2 sul campo del Genoa (Paloschi mattatore con un memorabile tris) e seguita dall’eroico 2-0 a Is Arenas, allora campo del Cagliari, e dall’1-0 alla Roma di Pellissier, seminascosto dal nebbione decembrino. L’anno successivo l’altra tripletta: 1-0 all’Hellas con Lazarevic nel recupero, 3-0 al Livorno e 1-0 al Sassuolo firmato da Théréau nel freddo del Mapei Stadium. Il resto è cronaca. Di estrema attualità. Perché ci riporta al triplo successo della gestione Maran – Sampdoria, Palermo e Carpi – che tra due giorni potrebbe conoscere un ulteriore, entusiasmante tappa di aggiornamento. SÌ, VIAGGIARE. L’altro fronte resta quello dei colpacci in trasferta. Perché anche questo tema è suscettibile di aggiornamenti storici.Quattro volte nelle passate stagioni la squadra gialloblù è infatti riuscita a totalizzare sei vittorie lontano dal campo di casa – nel 2003-’04 con Corini, nel 2009-’10 con Di Carlo, nel 2012-’13 con Corini e nel 2014-’15 ancora con Genio e Maran – proprio come nel torneo in corso. Udine rappresenta dunque la prima chance per la settima vittoria, che consegnerebbe alla banda della Diga l’ennesima soddisfazione di questo favoloso campionato.A Maran resteranno poi gli appuntamenti di Bergamo (quartultimo turno) e Roma (penultimo turno) per suonare la settima ma l’occasione del Friuli è ancora più interessante visto che i tre punti permetterebbero di centrare una doppia impresa. Tutto sta a verificare che anche le «zebrette» di De Canio siano del medesimo avviso o se, in caso contrario, avranno la forza per arrestare la marcia di questo turboChievo.
(Fonte: L’Arena)
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