Chievo-Carpi, Gamberini: “Abbiamo la possibilità di fare qualcosa di straordinario…”
lunedì 11 Aprile 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
L’incubo è finito. Alessandro Gamberini si è finalmente messo alle spalle uno degli infortuni più seri di quest’ultima parte della sua carriera. Ottantacinque giorni, dodici partite passate ai box. Un periodo lunghissimo per chi è abituato ad essere sempre protagonista in campo. Dall’Epifania alla sfida col Carpi. Mentre Gamberini era alle prese con una lesione al flessore della gamba sinistra, tra riposo, fisioterapie e lavoro personalizzato, il Chievo si salvava. Ora, per festeggiare l’obiettivo raggiunto e, chissà, puntare ancor più in alto, c’è anche lui: «Mi era mancato terribilmente il campo», confessa. «Non solo, anche allenarmi con il gruppo, a routine quotidiana ed il contatto con lo spogliatoio. Insomma, la mia vita da calciatore». Subito titolare. Neppure il tempo di riprendere confidenza con il Bentegodi e Gamberini, dopo la panchina contro il Palermo, si è immediatamente ripreso il suo posto. Lì, in mezzo alla difesa. «Era una gara troppo importante per noi, non potevo mancare», spiega ancora il difensore. «Abbiamo la possibilità di fare qualcosa di straordinario. Ci aspettano partite abbordabili contro squadre alla nostra portata. Sarà fondamentale essere determinati e motivati». Insomma, Gamberini ha capito bene che la stagione è di quelle buone. Di quelle in cui puoi provare a spingere a fondo sull’acceleratore, fino a maggio. «Proviamo a fare qualcosa in più delle nostre possibilità. Ognuno di noi, ora, ha il compito di mettere un venti, un trenta, o anche un quaranta per cento in più delle proprie capacità. Sarebbe il massimo farlo anche con continuità perché, se escludiamo il derby e la partita persa in casa contro l’Udinese, non ho ricordi di un Chievo che abbia mai giocato male o abbia mai affrontato un impegno senza la dovuta concentrazione». Ed effettivamente, classifica alla mano, la squadra di Maran comincia a stazionare stabilmente tra le formazioni di medio-alto lignaggio. «Sarebbe bello che finisse oggi il campionato…», sorride Gamberini. «Scherzi a parte, mettersi dietro una di queste formazioni significherebbe aggiungere la classica ciliegina sulla torta. Purtroppo, o per fortuna, il giudizio finale sulla stagione dipenderà proprio da quello che sapremo fare noi in queste ultime partite. Il fatto di aver percorso un cammino così soddisfacente fino ad ora non deve farci sedere sugli allori. Abbiamo realmente la possibilità di lasciare qualcosa di buono a memoria dei tifosi». E allora perché non sbilanciarsi? Perché non puntare dritti al record di punti? Un traguardo che consegnerebbe la truppa di Maran alla storia clivense. «Diciamoci la verità», analizza Gamberini, «nessuno ad inizio stagione avrebbe mai pensato di ritrovarsi in questa situazione con ancora un mese di campionato da giocarci. Complimenti al mister che ci ha dato un’impronta, ma complimenti anche a tutti noi che abbiamo dato un contributo importante. Per il record si vedrà, meglio non pensarci troppo. L’importante è scendere in campo con determinazione, sempre». È un Gamberini lanciatissimo, entusiasta e focalizzato ad ottenere il massimo da quel che resta della stagione. Si percepisce chiara la voglia di non sprecare tutto quello ottenuto finora, di rifarsi del tempo sprecato a causa dell’infortunio. Ma il pensiero, va anche a chi, proprio a causa di uno stop, ora sarà costretto a fare da spettatore. «Dario per me è come un fratello», racconta Alessandro a proposito di Dainelli e del suo infortunio. «Lo sento spesso, ci parlo e sono convinto che già per il ritiro di agosto sarà pronto a lavorare con il gruppo. Dispiace tanto ma lo aspetto in campo, per far coppia anche l’anno prossimo».
(Fonte: L’Arena)
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