Cuneo-Padova, solo pari per Pillon che sbotta contro l’arbitro. Animi tesi nel dopogara
domenica 3 Aprile 2016 - Ore 21:55 - Autore: Dimitri Canello
CUNEO – Serviva assolutamente una vittoria al Padova per inseguire ancora il sogno playoff. Invece è arrivato soltanto un pareggio, che complica e di molto la rimonta. Ora servirà un mezzo miracolo, a meno che domani il Pavia non batta l’Alessandria e in quel caso ci sarebbe ancora un minimo appiglio per centrare il quarto posto. L’1-1 finale scontenta tutti, in particolare Giuseppe Pillon, che se la prende con l’arbitro per la terza volta dopo le partite contro Cittadella e Pordenone: “C’era un rigore grosso come una casa per noi – tuona l’allenatore trevigiano – ultimamente siamo stati penalizzati da alcune decisione contrarie da parte degli arbitri. E va detto che nel finale Cunico lanciato a rete avrebbe potuto segnare e invece è stato fermato per fuorigioco”. Il Padova, al di là degli episodi, gioca maluccio, ma crea diverse occasioni importanti nel primo tempo, fra cui vanno cerchiate in rosso quelle capitate a Neto Pereira (7′), Fabiano (8′) e Mazzocco (25′). A passare, però, è il Cuneo, che segna al 13′ della ripresa con Chinellato, che resiste al ritorno di Fabiano e beffa Favaro. Il pareggio del Padova arriva al 32′, quando il neo entrato Cunico trova Neto Pereira, bravo a mettere a sedere Tunno e a insaccare a porta vuota. Nel finale due proteste, come detto, per un rigore non fischiato e un fuorigioco segnalato a Cunico molto dubbio. Dopogara teso. Volano parole grosse negli spogliatoi in un alterco che ha coinvolto, fra gli altri, anche il vicepresidente Edoardo Bonetto. Tutto è poi tornato rapidamente nella norma, senza ulteriori strascichi.
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