Udinese, Gerolin: “La famiglia Pozzo? Maestri di calcio e di vita per me. E chi veste questa maglia deve…”
martedì 13 Giugno 2017 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
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Gerolin, cosa c’è di più e di diverso in lei e nell’Udinese rispetto a 10 anni fa? «Questo club è migliorato in tutto. Già nel 2007 era un modello per molte società, oggi a livello di strutture sono stati compiuti altri passi in avanti. I Pozzo non si fermano mai, in questo credo che ci assomigliamo». Dopo un allenatore friulano ecco un ds molto vicino a questa terra. «Sono nato in Veneto, ma mi sento molto friulano. Il segnale che la proprietà vuole dare è proprio questo: creare un senso d’appartenenza, far capire ai giocatori di essere parte integrante di un territorio e ricordare che in questa regione si lavora. Non si viene a Udine solo per spiccare il volo, ma per fare risultati». Il fatto di conoscere i Pozzo è un vantaggio? «Spero di sì. Penso di avere la presunzione di sapere e capire cosa vuole la proprietà. Sono cresciuto con loro: ero niente e ho cominciato a fare questo lavoro con loro. Sono stati dei maestri di calcio e di vita per me». Che idea si è fatto della squadra?«Ha avuto un avvio difficile, ma poi si è ripresa. La struttura della rosa è interessante, nella seconda parte della stagione è stata penalizzata da qualche infortunio e ha ottenuto l’obiettivo minimo in anticipo. A Udine i giovani possono lavorare al 100%, se non riescono a sfondare qui significa che qualcosa è stato sbagliato».L’intenzione è quella di concentrarsi un po’ di più sul mercato italiano?«L’Udinese è sempre stata attenta a tutto il mercato, anche ai ragazzi che nascono in Friuli. Poi in base anche alle nostre risorse si vanno a cercare giocatori in giro per il mondo».La scelta del portiere e il ruolo di centravanti sono i primi nodi da sciogliere. Qual è la situazione al momento?«Quello del portiere è un “problema” che qualunque società vorrebbe avere. In avanti dobbiamo prendere un giocatore che sostituisca Zapata. É ancora un po’ prematuro per tirare le somme».Con 10 milioni cosa si può comprare in Sudamerica?«I nomi sono segreti. Tra Argentina, Brasile e Colombia si trovano tanti giocatori offensivi, ma poi ti scontri con la concorrenza che rispetto a dieci anni fa è aumentata di molto».
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(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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