Caos Treviso, oggi o mai più: Visentin pronto a diventare presidente dopo l’assemblea in macchina…
lunedì 13 Marzo 2017 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Stamane una volta per tutte – incrociando le dita, visti i precedenti a dir poco acidi – si decide la situazione, da mesi in stallo, dell’Acd Treviso. Anzi, si decide la sua stessa esistenza. Perché dopo l’assemblea dei soci riunitasi sabato sera, nel primo pomeriggio di oggi gli attori della vicenda si sono dati appuntamento alla sede regionale della Figc, davanti al presidente Giuseppe Ruzza, per l’ultimo passaggio che dovrebbe portare Luca Visentin a diventare il nuovo e si spera definitivo presidente del club biancoceleste.
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Sabato sera, come già detto anche sulla Tribuna di ieri, si è svolta l’assemblea societaria: assente il socio Walter Frandoli (pare sia all’estero per lavoro) erano presenti il presidente uscente ed il suo vice, quelli riconosciuti dalla Federazione, cioè Tiziano e Stefano Nardin, oltre a Luca Visentin. Assieme a loro il fratello di Luca, Simone, che sarà il futuro vice. La riunione avrebbe dovuto tenersi nella sede dell’Acd Treviso, cioè all’interno dello stadio Tenni, che sabato sera era naturalmente sbarrato. I partecipanti, sapendolo, hanno organizzato l’assemblea in auto, davanti allo stadio. Ed i Nardin si sono dimessi a favore dei Visentin: «Tutto regolare, checché ne dica qualcuno» certifica Luca Visentin «c’era il numero legale, cioè i due terzi dei soci, ed è stato redatto il verbale. E fin qui ci siamo. Adesso per concludere il discorso non resta che andare al Comitato regionale veneto della federazione». Oggi però se manca qualcuno salta tutto. «Lo so. I Nardin ci saranno, perché altrimenti mi chiedo che senso avrebbe avuto la loro partecipazione all’assemblea. E ci sarà anche Dondi (presidente per l’Agenzia delle Entrate ndr). Sabato l’avevo sentito per telefono e mi aveva confermato la sua presenza. Perciò, se tutto va come deve andare, non vedo problemi: li voglio mettere tutti davanti a Ruzza per chiudere finalmente una faccenda che è andata troppo per le lunghe».
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(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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