Mercato Hellas Verona, da uno Zuculini all’altro: arriva Bruno, fratello di Franco!
martedì 17 Gennaio 2017 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Un altro Zuculini per l’Hellas. Il mediano che il Verona cercava è ormai a un passo dal club gialloblù. Ed è, appunto, uno Zuculini: si tratta di Bruno, il fratello di Franco, che all’Hellas c’è già da luglio. Accordo che va in chiusura, e per cui è prossima l’ufficialità. L’operazione è stata allestita in poche ore dal direttore sportivo della società di via Belgio, Filippo Fusco. Zuculini si trasferirà al Verona dal Manchester City, titolare del suo cartellino, con la formula del prestito con diritto di riscatto. Un riscatto il cui prezzo è fissato a 3.5 milioni di euro. Bruno andrà a occupare la casella della rosa lasciata libera da Enzo Maresca, che ha risolto venerdì scorso il contratto che lo legava fino al 30 giugno all’Hellas.
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Rispetto a Franco, Bruno è più giovane: è nato nel 1993, ha tre anni in meno del fratello. Le sue quotazioni sono salite dopo alcune buone stagioni in patria, in Argentina – nella nazionale under 20 albiceleste è stato brillante interprete al campionato sudamericano di categoria del 2011, in Perù: tra i suoi compagni di squadra c’era Juan Manuel Iturbe –, con il Racing Avellaneda. In Europa, dal 2013, sono state numerose le realtà che si sono interessate a lui. In Italia, a spiccare fu il Napoli, che però non portò avanti la trattativa. Ad aggiudicarsi Zuculini è stato, nell’estate del 2014, il Manchester City, il cui manager, allora, era Manuel Pellegrini. Ma il campo dell’Etihad Stadium, Bruno, non l’ha mai potuto calcare. Una volta effettuato il passaggio ai Citizens, per lui è iniziato un vagabondaggio in prestito per altri club. Prima il Valencia, poi il Cordoba: esperienze in Spagna che, per la verità, non vedono mai brillare Zuculini, che racimola poche presenze. Ritorno a Manchester e altro (doppio) giro in prestito nel 2015-2016: in Inghilterra al Middlesbrough, in Grecia all’Aek Atene. Di nuovo, Bruno non trova la collocazione migliore, rientra al City e viene girato altrove: ancora Spagna, al Rayo Vallecano. In questa stagione, per lui, 11 presenze senza gol tra Segunda Division e Copa del Rey. Ora è arrivata la chiamata del Verona: per lui l’occasione per rinvigorire il talento di corridore di centrocampo, non privo di buoni fondamentali tecnici, che aveva attratto le attenzioni degli osservatori quando giocava al Racing.
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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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