Istrana-Treviso 8-1, termina l’agonia: da oggi parte il nuovo corso Dondi-Doardo

lunedì 9 Gennaio 2017 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli

E con questa l’agonia è finita. Oggi nasce il nuovo Treviso, quello che hanno in mente mister Doardo e i diesse Pranzani e Frandoli, e che inizierà a mostrarsi domenica contro la capolista. A Istrana è andata in scena l’ultima stazione di una penosa Via Crucis iniziata a Nervesa, quella con gli juniores in campo perché i senior nel frattempo se n’erano andati sbattendo la porta per i mancati rimborsi di Nardin (li avanzano ancora quasi tutti). Ieri s’è giocato soprattutto per mantenere i buoni rapporti con la Fgci: Bianconi ne aveva otto della Primavera, che aveva giocato il giorno prima, più Ciccone, Sabatino e Bedin arrivato dal Campodarsego; gli altri, in totale saranno una ventina, verranno tesserati in settimana. Il precampionato del Treviso-2 inizia dunque a gennaio, obiettivo i playoff ma, più realisticamente, restare in Eccellenza. In tribuna, oltre al presidente Dondi e al procuratore Giulio Biasin c’era il nuovo allenatore, Paolo Doardo, che ha iniziato a prendere confidenza con l’ambiente. Assenti invece gli ultras della Curva Di Maio, in agitazione. Forse li rivedremo domenica al Tenni. L’unico striscione era quello del Club Caberlotto. Poi, certo, c’è stata anche una partita, finita con una mitragliata proprio perché gli “avieri” non hanno potuto esimersi, tirando un po’ il freno solo nella ripresa. Per la cronaca non è questa la peggior sconfitta di sempre del Treviso, che il 19 novembre 1939 ne beccò 8 (a 0) al Tenni dal Vicenza. Due altri 8-1 compaiono in epoche ancora più antidiluviane, il 23 ottobre 1921 in casa del Bentegodi (Prima Categoria) ed il 14 ottobre 1928 ad Udine (prima divisione). Ieri siamo tornati indietro di quasi un secolo, ma ne avremmo fatto a meno.

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Paolo Bianconi non la chiama umiliazione. «C’erano 3-4 anni di differenza ma è stato giusto giocare, hanno fatto esperienza: io non guardo il risultato, questi ragazzi sono stati encomiabili e non sono nemmeno giù di morale. Preferisco subire un 8-1 che non presentarci. La nostra parte finisce qui, ora tocca a Doardo».

(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)