Caos Treviso, Ciccone: “Ho ricevuto solo 300 euro! Volevamo lasciare un segno importante…”
mercoledì 21 Dicembre 2016 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
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Uno degli ultimi a fare i bagagli è stato Emanuele Ciccone che dopo aver trascorso le vacanze di Natale con la famiglia a Napoli si accaserà all’Abano. «Nardin – dice l’attaccante che nelle giovanili del Napoli faceva coppia con Insigne – ha allestito una rosa senza pensare al bilancio. Ha voluto comperare una Ferrari quando poteva permettersi una Panda e i fatti mi danno ragione». Quanti soldi hai ricevuto finora? «Solo un acconto della prima mensilità ovvero 300 euro e sono documentabili. Non sono l’unico ma per un ragazzo che ha la famiglia a 600 chilometri non credo sia il massimo prendere di media 100 euro al mese. Nardin ha mancato di rispetto a noi giocatori, a molte famiglie e ad un’intera città».
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Cosa ti rimane di questa esperienza? «Molta amarezza perché è stato rotto un gruppo che sarebbe salito in serie D. Era affiatato e composto da uomini veri. Siamo tutti andati via con le lacrime perché volevamo lasciare un segno importante a questa città straordinaria e a questo pubblico che non ci ha mai lasciato soli».
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Non avete ancora percepito gli stipendi arretrati? «Lasciamo perdere. Per avere la lista di trasferimento ci hanno fatto firmare una dichiarazione che non avanziamo niente e, addirittura, volevano che pagassimo le maglie che abbiamo regalato ai tifosi al termine della trasferta di Cornuda». Chi vuoi salutare? «Ringraziare la città e i tifosi. Alcuni ci hanno portato a casa loro offrendoci un pranzo, poi la famiglia Perna che ha fatto da nostro ristorante, Pascale che mi ha dato dei soldi e infine, l’ex presidente Paolo Pini che mi ha pagato il biglietto per tornare a Napoli. Questi sono uomini non quelli che non rispettano i patti, mettono in difficoltà famiglie, albergatori e ristoratori con inutili promesse».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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