Caos Treviso, Nardin picchiato da persone a volto coperto: tutti i dettagli
lunedì 5 Dicembre 2016 - Ore 09:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Presidenti aggrediti, calciatori cassieri, capitani in lacrime. La stagione da tregenda del Treviso si arricchisce con una trama da film e, come si usa fare, è meglio raccontarla partendo dalla fine. Sono quasi le 18 di domenica: il Treviso ha perso il casa con il LiaPiave e la squadra è di fatto in via di smobilitazione. I giocatori e un gruppetto di tifosi – oltre a un certo numero di persone non ben identificabili – si radunano e decidono di andare a casa di Tiziano Nardin. Vogliono i soldi, i rimborsi spese che attendono da settimane, mesi, e tutta la documentazione inerente al Treviso. La società, di fatto. A Nardin volevano chiedere di farsi di parte, di lasciare il Treviso in mani più sicure. Nardin, appena arrivato dalla sede della Sun Trades, in via Tiepolo, è stato raggiunto da un gruppo di individui a volto coperto che l’hanno preso a pugni, causandogli un vistoso taglio allo zigomo. Il presidente del Treviso, ritrovandosi subito dopo al confronto con i giocatori, ha fatto chiamare immediatamente le forze dell’ordine, con i familiari sotto choc.
[…]
Riavvolgiamo il nastro a poche ore prima: c’è Treviso–LiaPiave, campionato d’Eccellenza. L’assessore Ofelio Michielan, come promesso, apre lo stadio, ma i dirigenti sono pochissimi. Serve un bigliettaio, in primis: si offre Alessio Romeo, che è squalificato, e si mette quindi a vendere i tagliandi per la partita. E poi andrà nella curva ospiti, da solo, a tifare come un dannato, esultando per il gol di Perna. E, a fine partita, porterà l’incasso in spogliatoio: lo dividerà con i compagni, la cifra servirà anche per pagare il pranzo del mezzogiorno, alla pizzeria Da Carla, il servizio di lavanderia, forse la camera d’albergo di domani. Tasto avanti: a fine partita il capitano Giovannini scoppia in lacrime: «È il commiato, ce ne andiamo, abbiamo dato tutto, ora basta». Di calcio, ovviamente, non se ne parla.
(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
Commenti
commenti